Corriere della Sera (Bergamo)

Altro giro a vuoto per le seggiovie all’asta

Carona rischia lo stop Offerte per San Simone

- (mad.ber.)

Oggi è il giorno della sesta asta per i beni della Brembo Super Ski (Bss), la società sciistica che ha gestito il comprensor­io di Foppolo e Carona fino a febbraio 2017. Notizie già ce ne sono. La prima è che per il lotto principale, che comprende le seggiovie Valgussera, Alpe Soliva e Conca Nevosa, l’innevament­o artificial­e e il resto dell’attrezzatu­ra, nessuno si è fatto avanti. Significa, al 13 ottobre, il rischio di dover rinunciare alle piste di Carona per il prossimo inverno. Viceversa sono arrivate offerte per i tre lotti di San Simone, dove, dopo due stagioni senza sci, qualcosa a quanto pare si sta muovendo.

Gli impianti di Carona partivano da una base d’asta di circa un milione e mezzo di euro. Una cifra sotto la quale i curatori fallimenta­ri non intendono scendere. Il prossimo tentativo sarà tra la fine di dicembre e l’inizio del 2021, sempre che non piombino dal cielo salvataggi in extremis. L’anno scorso, il Comune di Carona aveva garantito l’apertura del comprensor­io, con un contratto di affitto e una proposta irrevocabi­le d’acquisto condiziona­ta all’otteniment­o di un finanziame­nto. Mai arrivato. Scottata dall’esperienza, la giunta di Giancarlo Pedretti, ora, resta alla finestra. È pronta a mettere la sua parte, ma non vuole caricarsi sulle spalle il peso dell’impresa. Non pervenuti gli imprendito­ri in qualche modo interessat­i: dall’ex gestore Stefano Dentella a Giacomo

Il prossimo tentativo Sarà tra fine dicembre e inizio 2021; non sono previsti ulteriori ribassi sotto il milione e mezzo

Martignon del Belmont, fino a Fulvio Berera del K2.

Quanto a San Simone. I tre lotti in questione riguardano il bacino per la raccolta dell’acqua, realizzato un’era fa con l’idea che servisse per l’innevament­o artificial­e (a una base d’asta di 95 mila euro) e terreni sia sulle piste sia alla partenza (per circa 300 mila euro in tutto). Oggi forse si saprà chi è «Mister X» che tenta l’affare. Al momento, tutti gli indizi portano a Franco Quarti. L’imprendito­re, già proprietar­io degli skilift al centro di un contenzios­o con il Comune di Valleve, ha ritirato nei mesi scorsi le due seggiovie ex Bss.

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