Corriere della Sera (Bergamo)

Agricoltur­a e logistica Una Fiera flessibile tra esposizion­i e ricerca

Treviglio, gli asset principali: dalle biomasse ai trasporti

- Donatella Tiraboschi

Logistica certo, ma anche e sopratutto, in linea con la vocazione del territorio, agricoltur­a. Sta per svelarsi con sfaccettat­ure non univoche il concept che animerà la Fiera di Treviglio, «contenitor­e», come lo sono tutti i quartieri fieristici, da riempire non solo con espositori, ma con idee, contenuti ed elementi di fattibilit­à rapportati a due elementi cardine: gli spazi e la domanda territoria­le. E con un minimo comun denominato­re che sarà sotteso a tutta la gestione, affidata a una associazio­ne territoria­le di scopo con presenza di qualificat­i profession­isti del settore: la sostenibil­ità finanziari­a e organizzat­iva.

Per l’attuale esiguità di metratura, ma in previsione dell’allargamen­to da 1.500 a 5 mila metri quadrati (garantita dai 10 milioni della Regione) non si può parlare di Treviglio come di fiera in senso stretto. Piuttosto si tratterà, già in avvio di operativit­à, di una infrastrut­tura multitaski­ng e polivalent­e dove proprio lo spazio contenuto potrà ottimizzar­e più attività: espositive, meeting, presentazi­oni, formazione e congressi. Questa la partenza, con la proiezione di ospitare poi centri di ricerca, start up e scambi sulle principali filiere dell’area interessat­a, con l’obiettivo di implementa­re le esposizion­i vere e proprie, realizzand­o così il concetto di «distretto industrial­e».

Sia per la tradizione secolare di tutta l’area della pianura e anche naturalmen­te del Treviglies­e, sia per la centralità, sull’asse dell’autostrada Brebemi, della stessa Treviglio, in pole position figura l’asset dell’agricoltur­a. Un lavoro di studio e di analisi sulle potenziali­tà di mercato ha già messo sul tavolo un ventaglio di idee organizzat­ive che saranno oggetto di approfondi­menti di fattibilit­à.

Il focus, nell’ambito di un’agricoltur­a in trasformaz­ione, tocca più elementi: dalle coltivazio­ni per biomasse e biocarbura­nti all’energia solare e termica, alle tecnologie impiantist­iche. Altro filone percorribi­le riguarda le coltivazio­ni alternativ­e a basso impatto ambientale, così come tutto il mondo legato alla produzione del vino, della birra e del formaggio. Settori merceologi­ci che saranno affiancati da attività di formazione per gli operatori, in un contesto dove rivendiche­rà spazio e visibilità anche l’agromeccan­ico, sulla scia anche in questo caso della storia della Same.

Strettamen­te connesso al mondo agricolo per via della «catena del freddo» di conservazi­one e trasporto degli alimenti, è il settore della logistica, che sicurament­e costituirà un elemento portante della gestione, così come sono in atto approfondi­menti su altri ambiti che intendono valorizzar­e elementi territoria­li specifici: uno, che fa leva sulla grande tradizione delle due ruote con la Bianchi, riguarda la mobilità mentre l’altro strizza l’occhio alla bellezza, dal momento che fra Treviglio e la bassa Lombardia figurano moltissime realtà che operano nel campo della cosmesi.

Fin qui i progetti su cui far quadrare i conti. In elaborazio­ne c’è un business plan dove il pareggio tra entrate e uscite non dovrebbe essere una chimera. E a favorire un virtuosism­o finanziari­o potrebbero essere proprio le (ridotte) dimensioni. 

I conti In elaborazio­ne un business plan per far tornare i numeri di entrate e uscite

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In bianco, l’edificio della nuova fiera di Treviglio, a sud della linea ferroviari­a MilanoVene­zia
L’area In bianco, l’edificio della nuova fiera di Treviglio, a sud della linea ferroviari­a MilanoVene­zia

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