Il ritorno di Chiara e il sogno olimpico
Teocchi di nuovo in sella dopo due operazioni al cuore: subito un podio agli Italiani
Quello che si è svolto a Lenzerheide lo scorso fine settimana sarebbe stato il suo settimo campionato del Mondo di mtb. Invece Chiara Teocchi la rassegna l’ha seguita dal divano: condizione non idonea per onorare la maglia azzurra, per stessa ammissione dell’atleta dopo le prove di Coppa del Mondo in Repubblica Ceca. Ma, per la pupilla di Felice Gimondi (che la portò in Bianchi a 14 anni), la vittoria più importante era arrivata ad agosto. «Dopo sei mesi difficili, con due operazioni di ablazione al cuore, il Coni mi ha ridato l’idoneità sportiva», ricorda la biker bergamasca, da quest’anno in forza al team
Santa Cruz. Dopo la vittoria al debutto a Lanzarote (Spagna) e il ritiro con la nazionale in prospettiva Tokyo, il 2020 si è trasformato in un inferno per la 23enne biker di Petosino. «Mi è stato riscontrato un peggioramento dell’extrasistolia già riscontrata nel 2018. Via l’idoneità sportiva e intervento di ablazione, purtroppo senza successo». A peggiorare la situazione ecco il Covid, con papà Ubaldo e mamma Franca ricoverati all’ospedale: «Per tre mesi sono rimasta da sola in casa in quarantena. In compagnia dei dubbi sulla salute mia e dei miei cari».
La Fase 2 per Chiara è arrivata il 14 luglio, con il ritorno sotto i ferri, questa volta al San Raffaele: intervento riuscito alla perfezione, tanto che l’atleta ha potuto rimettersi in sella il 13 agosto. «La prima cosa che ho fatto? Io e il mio ragazzo abbiamo caricato le bici sul van e siamo andati in Toscana. Sono tornata a vivere».
Poi le prime salite e, a sorpresa, la chiamata per il ritiro azzurro a Lucca, con il c.t. Mirko Celestino che le ha permesso di respirare l’atmosfera della Nazionale. La sorpresa più grande, però, Chiara se l’è regalata il 19 settembre, con il podio dei campionati italiani elite. Terza alla prima gara, preceduta solo da Eva Lechner e a Martina Berta. «Già dalle prime pedalate mi sono sentita a mio agio; non mi aspettavo il podio, ma contavo di andare bene. E mi sono montata la testa». Dopo l’Italiano, infatti, Chiara ha deciso di prendere parte alle quattro prove della Coppa del Mondo sull’esigente tracciato di Nove Mesto, in Repubblica Ceca. «Termino la prima gara nelle posizioni di rincalzo e mi rendo conto che la strada per tornare al 100% è ancora lunga».
Per questo, alla domanda sugli obiettivi, la biker si concentra solo su se stessa. «Devo migliorare di giorno in giorno — continua —, gioendo dei piccoli passi: dal secondo in meno sul Colle dei Pasta al chilo in più sollevato in palestra. Poi è logico che il sogno sono le Olimpiadi...».