Fontana, risorse per la città «E la Fiera serve ancora»
Fontana presenta il suo Piano in città. Terzi: l’autostrada resta privata
Sul sagrato di Sant’Agostino i sindaci — se ne sono contati presenti circa un centinaio — si salutano alla spicciolata dopo aver ascoltato, dalla viva voce del presidente Attilio Fontana, i dettagli del programma di investimenti che, da qui al 2023, lascerà sul territorio bergamasco 310 milioni di euro. È il cosiddetto Piano Marshall della Regione Lombardia, il programma di investimenti da 3,5 miliardi di euro, con una chiara visione dell’obiettivo che traspare finanche dalla grafica della vocale «A», molto appuntita inserita nella parola «Piano». La giunta Fontana punta in alto, insomma, grazie a quella che un sindaco definisce «una montagna di soldi che mai si era vista prima» e che lo stesso presidente bolla come «un piano diretto, concreto e con una immissione immediata di soldi».
I sindaci
Le espressioni dei primi cittadini (composizione politica variegata) pur sotto le mascherine, tradiscono una certa soddisfazione, dal momento che i 53 milioni già erogati ai comuni (oltre ai 5 alla Provincia) serviranno a tutta una serie di rifacimenti strutturali e manutenzioni assortite. Una piccola felicità amministrativa su cui punta il faro il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella: «Sono interventi ordinari che hanno un impatto molto limitato in termini di sviluppo territoriale. Le risorse straordinarie vanno utilizzate per idee nuove e interventi straordinari. Serve proprio una nuova ottica, bisogna pensare a ciò che solitamente non si riesce a realizzare perché mancano risorse. L’esempio è quello della digitalizzazione dei territori periferici, della transizione ecologica nel campo dell’impresa e della mobilità». Muri di contenimento, ponti ciclopedonali, sostegno alle carreggiate stradali, interventi idrogeologici, parcheggi, interconnessioni, una sfilza di varianti: la lista degli stanziamenti, distribuiti in moltissimi paesi della provincia, è lunga e va dal minimo di 35 mila euro del collegamento della pista ciclabile di Paladina, fino ai 130 milioni previsti per l’autostrada Bergamo-Treviglio.
L’autostrada
Opera privata, ma che a fronte dell’annunciata copertura regionale per un terzo dell’importo, fa scolorire finanziariamente il project financing di cui si è sempre ammantata la fattibilità. «L’autostrada è privata — ha chiarito l’assessore alle infrastrutture Claudia Terzi — e quei 130 milioni, come abbiamo già detto, sono una messa in sicurezza dell’opera, per discutere in futuro sull’effettiva erogazione. Se non dovesse finalizzarsi per questa infrastruttura, sarà uno stanziamento destinato ad un’altra opera del territorio». Se i 130 milioni sono ricompresi nei 252 per progetti di sviluppo del territorio, se ne contano 40 per la tranvia T2 Val Brembana e 5 per lo svincolo A4 di Bergamo. Altri 9,2 milioni sono destinati ai percorsi ciclopedonali locali, 5 andranno all’Università per la Montelungo, 70,2 per l’acquisto di nuovi treni per potenziare il collegamento con Orio al Serio e, infine, 11 per l’ampliamento della Fiera di Treviglio: «Uno stanziamento che è funzionale alla infrastrutturazione delle aree che fanno da cornice alla fiera vera e propria e che va inserito in una cornice territoriale più ampia» ha aggiunto ancora Terzi.
Le opposizioni
Fontana rileva come le «risorse certe» del piano regionale si innestino nel territorio più colpito dalla pandemia, con due annotazioni di rilievo sul tema sanitario, richiamato anLo che dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta («Fontana dia risposte anche alle domande sulla medicina territoriale, sui posti in terapia intensiva e sui vaccini anti-influenzali»). La prima riguarda la Fiera di Bergamo, struttura chiave nell’ottica della ripartenza territoriale: «Servirà qualche tempo prima che l’ospedale lì insediato possa essere smantellato. Rimarrà senz’altro fino alla fine dell’anno, nella speranza che non la si utilizzi, ma è indispensabile che la Regione continui a garantire i suoi servizi». La seconda ha invece toccato la scuola, che «deve rimanere in presenza, ma chiederemo di differenziare l’orario di inizio delle lezioni così da ridurre il sovraffollamento dei mezzi pubblici». Anche Jacopo Scandella del Pd sottolinea: «Non disperdiamo in mille rivoli le risorse straordinarie a disposizione — dice —. Si tratta di una prima tranche di circa 310 milioni che rappresenta solo un antipasto delle tante risorse che arriveranno con il Recovery Fund».
La critica Scandella (Pd): interventi con impatto limitato, serve una nuova ottica»