Il duo pianistico in nome di Zaccarelli
Torna a vivere il prezioso Steinway gran coda, da concerto, lungo quasi tre metri e dal suono caldo, che era appartenuto a Giorgio Zaccarelli, primo cittadino di Bergamo dal 1979 al 1990, mancato cinque anni fa.
Il pianoforte sarà l’anima del «4 Hands piano festival», la prima rassegna concertistica per duo pianistico in Italia, ideata dai gemelli Davide e Daniele Trivella, che debutterà mercoledì al Teatro Sant’Andrea, in Città Alta. Due le serate previste. L’inaugurazione sarà affidata, mercoledì, a Bruno Canino e Antonio Ballista (alle 20.45, biglietto 25 euro, prenotazioni su
4handspianofestival.it, 70 posti).
«La passione di papà»
La realizzazione del festival, che nasce con la collaborazione di Sinestesie e di Spazio Sant’Andrea, in gestione al Centro Universitario Teatrale, e con l’accordo della famiglia Zaccarelli, è frutto del destino. «Il piano era nello studio di mio papà, nella sua abitazione, una cascina di Ranica, attorniato da migliaia di libri, era stato il suo unico sfizio, acquistato negli anni ’80, era un uomo eclettico che amava l’arte, il teatro e aveva una forte passione per la musica, suonava molto e bene, partecipando anche a concorsi — racconta la figlia Eleonora, consigliere comunale per la Lista Gori —. Purtroppo di noi sei fratelli e dei 13 nipoti, nessuno suona. La collocazione nel teatro, dall’acustica notevole, è perfetta. E, poi, mio papà sarebbe stato felicissimo che il suo piano potesse essere al servizio della collettività».La gestazione del festival risale al 2011, quando i fratelli Trivella, che vivono in via Porta Dipinta, accanto alla Chiesa di Sant’Andrea, vengono a sapere che sotto l’edificio sacro c’è un antico teatro abbandonato. Ed è proprio visitandolo che cominciano a sognare un festival dedicato al loro repertorio. «L’esercizio pianistico a quattro mani è un’arte di nicchia, alla sua condivisione dedichiamo la vita, ci è sempre piaciuta l’idea di proporlo nello spazio ritrovato nella nostra via, facendolo in questo modo ascoltare a chi sale alla piazzetta della funicolare o scende verso il prato della Fara — racconta Davide —. Non ci poniamo limiti, eseguiamo tutto, da Bach fino ai compositori dei giorni nostri».
Sant’Andrea
Nel 2016 a don Giovanni Gusmini è stata affidata la cura di Sant’Andrea. Due anni dopo il Centro Universitario Teatrale si è insediato nel teatro, che è stato restaurato e riaperto. A mettere in contatto la famiglia Zaccarelli con i fratelli Trivella è stato Claudio Morandi, marito di Eleonora e direttore del Centro Universitario Teatrale. «Quando i due pianisti sono venuti a visionare il piano a casa di papà hanno suonato a quattro mani “Rimpianti”, un suo spartito, e una ballata e una polacca di Chopin, che lui adorava, per me quello era un segno del destino», prosegue la figlia dell’ex sindaco.
A dicembre del 2019, l’accordatore ha rimesso a nuovo lo Steinway. La rassegna avrebbe dovuto debuttare a marzo, ma l’evento è stato posticipato a causa del Covid. Ora a farlo risuonare saranno mercoledì, alle 20.45, Bruno Canino e Antonio Ballista, padri del duo pianistico, che eseguiranno brani di Mozart, Schubert, Emmanuel Chabrier e Maurice Ravel.
A causa delle restrizioni sanitarie sabato 24 non potranno intervenire Maarten Van Veen e Bobby Mitchell. A chiudere il festival saranno i fratelli Trivella, il 28, con Beethoven, Schubert, Donizetti e Brahms.
Eleonora Zaccarelli «Il piano è stato l'unico sfizio di papà: era bravo a suonarlo, partecipava anche a concorsi»