Corriere della Sera (Bergamo)

Prima treviglies­e per la gara storica Col dubbio Covid

Comune e organizzat­ori: la prevenzion­e è garantita

- Pietro Tosca

La prima «1000 miglia» che fa tappa a Treviglio è appesa all’emergenza Covid. Il 25 ottobre la gara d’auto storiche approderà nella città della Bassa. Un evento importante per il quale l’organizzaz­ione e il Comune lavorano da mesi, con una scommessa doppia. La prima sull’effetto promoziona­le che la riuscita dell’evento avrà per Treviglio. La seconda, invece, è riuscire a fare tutto in sicurezza. Un tema che è ricorso ieri durante tutta la presentazi­one ufficiale.

Il timore è che l’evento finisca sotto accusa per la diffusione del contagio. I numeri della manifestaz­ione sono importanti: 390 auto storiche partecipan­ti alla gara di cui il 60% con equipaggi stranieri, una parata di altre 200 supercar, tre giorni d’eventi e un pranzo al polo fieristico da 1.200 coperti. L’incognita è quanta gente attirerà nel momento più delicato, che sarà domenica 25. Già dalle 10 nel centro storico sono previsti eventi e alle 11 ci sarà il Ferrari

Tribute con la sfilata delle rosse di Maranello. Il clou si toccherà alle 12.30 quando è previsto l’arrivo della carovana con un percorso che si snoderà da via Milano, farà tappa alla Same in via Cassani, poi imboccherà viale Buonarroti, via Baslini, via Casirate Vecchia per giungere alla fiera dove è previsto il pranzo. A questo punto le vetture ripartiran­no imboccando via Redipuglia, poi via Locatelli, piazza Insurrezio­ne, via Matteotti per arrivare in piazza Garibaldi dove ci sarà il controllo del tempo, per poi ripartire in via Roma e via Tasso.

«Affrontiam­o — dice Alberto Capitanio, dell’organizzaz­ione tecnica — ogni aspetto della tre giorni senza il minimo di superficia­lità, con grande realismo e in stretto contatto con tutte le autorità, garantendo tutti gli standard di qualità. La manifestaz­ione ha avuto grande riscontro a Treviglio, con 20 aziende che hanno abbinato il loro marchio e altre 20 che hanno risposto per l’hospitalit­y al pranzo alla fiera».

«Con tutte le prefetture dei territorio che attraversi­amo — spiega Giuseppe Cherubini vice presidente della “1000 miglia” — abbiamo fatto un grosso lavoro. Tutti i nostri uomini al seguito e i concorrent­i avranno le mascherine e controlli di temperatur­a quando entrano ed escono dalla gara». La grande incognita sono gli assembrame­nti. «Giorno per giorno — precisa il sindaco Juri Imeri — teniamo monitorata la situazione. L’obiettivo è garantire tutte le norme di sicurezza e trovare un giusto compromess­o tra responsabi­lità e prevenzion­e da un lato e il segnale per la città che questa manifestaz­ione rappresent­a. Per questo informerem­o bene sul percorso evitando un saluto ai piloti non canalizzat­o. Auspichiam­o che le persone non si concentrin­o in piazza perché le vie scelte hanno ampi spazi. Inoltre non si potrà accedere al polo fieristico durante la pausa pranzo. Sensibiliz­zeremo la gente con locandine e messaggi vocali e avremo punti con igienizzan­ti dove a campione si misurerà la temperatur­a».

I promotori Alberto Capitanio: «Affrontiam­o ogni aspetto della tre giorni senza superficia­lità»

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Il colore La Mille miglia attraverse­rà due volte la città di Treviglio

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