Prima trevigliese per la gara storica Col dubbio Covid
Comune e organizzatori: la prevenzione è garantita
La prima «1000 miglia» che fa tappa a Treviglio è appesa all’emergenza Covid. Il 25 ottobre la gara d’auto storiche approderà nella città della Bassa. Un evento importante per il quale l’organizzazione e il Comune lavorano da mesi, con una scommessa doppia. La prima sull’effetto promozionale che la riuscita dell’evento avrà per Treviglio. La seconda, invece, è riuscire a fare tutto in sicurezza. Un tema che è ricorso ieri durante tutta la presentazione ufficiale.
Il timore è che l’evento finisca sotto accusa per la diffusione del contagio. I numeri della manifestazione sono importanti: 390 auto storiche partecipanti alla gara di cui il 60% con equipaggi stranieri, una parata di altre 200 supercar, tre giorni d’eventi e un pranzo al polo fieristico da 1.200 coperti. L’incognita è quanta gente attirerà nel momento più delicato, che sarà domenica 25. Già dalle 10 nel centro storico sono previsti eventi e alle 11 ci sarà il Ferrari
Tribute con la sfilata delle rosse di Maranello. Il clou si toccherà alle 12.30 quando è previsto l’arrivo della carovana con un percorso che si snoderà da via Milano, farà tappa alla Same in via Cassani, poi imboccherà viale Buonarroti, via Baslini, via Casirate Vecchia per giungere alla fiera dove è previsto il pranzo. A questo punto le vetture ripartiranno imboccando via Redipuglia, poi via Locatelli, piazza Insurrezione, via Matteotti per arrivare in piazza Garibaldi dove ci sarà il controllo del tempo, per poi ripartire in via Roma e via Tasso.
«Affrontiamo — dice Alberto Capitanio, dell’organizzazione tecnica — ogni aspetto della tre giorni senza il minimo di superficialità, con grande realismo e in stretto contatto con tutte le autorità, garantendo tutti gli standard di qualità. La manifestazione ha avuto grande riscontro a Treviglio, con 20 aziende che hanno abbinato il loro marchio e altre 20 che hanno risposto per l’hospitality al pranzo alla fiera».
«Con tutte le prefetture dei territorio che attraversiamo — spiega Giuseppe Cherubini vice presidente della “1000 miglia” — abbiamo fatto un grosso lavoro. Tutti i nostri uomini al seguito e i concorrenti avranno le mascherine e controlli di temperatura quando entrano ed escono dalla gara». La grande incognita sono gli assembramenti. «Giorno per giorno — precisa il sindaco Juri Imeri — teniamo monitorata la situazione. L’obiettivo è garantire tutte le norme di sicurezza e trovare un giusto compromesso tra responsabilità e prevenzione da un lato e il segnale per la città che questa manifestazione rappresenta. Per questo informeremo bene sul percorso evitando un saluto ai piloti non canalizzato. Auspichiamo che le persone non si concentrino in piazza perché le vie scelte hanno ampi spazi. Inoltre non si potrà accedere al polo fieristico durante la pausa pranzo. Sensibilizzeremo la gente con locandine e messaggi vocali e avremo punti con igienizzanti dove a campione si misurerà la temperatura».
I promotori Alberto Capitanio: «Affrontiamo ogni aspetto della tre giorni senza superficialità»