Patenti sospese per alcol Quella sanzione in più
Negli uffici dell’Asst in Borgo Palazzo definiti 250 fascicoli a settimana Una novantina per guida in stato d’ebbrezza. «Crescono i tempi d’attesa» La Commissione Medica deve smaltire le pratiche del lockdown. Sessioni anche di pomeriggio
Il parere della Commissione Medica Locale Patenti è decisivo per tornare a guidare dopo una sospensione per un’infrazione. Ma a causa dei super arretrati le visite oggi superano anche il periodo di stop.
«Una visita in commissione? Possiamo fissarla per il prossimo febbraio». La comprensione gentile con cui la funzionaria amministrativa della Commissione Medica Locale Patenti (per competenza territoriale ricompresa nella Asst, uffici di Borgo Palazzo) risponde alla domanda e alla consegnate lamentela (febbraio?) è direttamente proporzionale all’importanza del problema. Importanza a monte, dal momento che si tratta di sanzioni per guida con tasso alcolemico superiore ai limiti di legge, ma anche a valle per tutto quello che, dal punto di vista burocratico, consegue alla sospensione della patente. Con la trafila che ne deriva per poterla riottenere, tra cui appunto la visita presso l’apposita commissione. E con i tempi che non sono esattamente coincidenti con i termini di sanzione comminati. In pratica, così come sta avvenendo in moltissimi casi, succede che la data in cui viene fissata la visita presso la competente commissione medica sopravanzi di parecchie settimane il termine scaduto della stessa sospensione.
Un caso pratico: il 3 settembre vi hanno ritirato la patente per 3 mesi. Il periodo scade il 3 dicembre, ma l’organo satiche nitario collegiale preposto alla verifica dei requisiti per il nuovo rilascio, potrà esaminarvi ed esprimere parere solo il 22 gennaio. Di fatto, una sospensione di tre mesi ne viene a rasentare quasi 5 con tutti i disagi che ne conseguono. Ma anche nel semplice caso di una riclassificazione della patente per altre problemapsico-fisiche, il primo termine utile per una visita in commissione sarebbe di qui a qualche mese.
«Ci rendiamo perfettamente conto che questi tempi d’attesa comportino delle difficoltà nell’utenza — spiega la funzionaria — ma, causa Covid, ci troviamo in una situazione di sovraffollamento delle pratiche che stiamo cercando di smaltire. Nel periodo del lockdown si sono infatti accumulate moltissime pratiche, tanto che ultimamente sono attive anche delle commissioni pomeridiane, con lo scopo di evadere tutti gli arretrati. Purtroppo, questo si traduce in tempi di attesa che non si possono ovviare».
Mediamente la commissione dell’Asst in Borgo Palazzo evade circa 250 pratiche alla settimana, di cui una novantina sono quelle inerenti alla sospensione per guida in stato d’ebbrezza. Il che simmetricamente riporta ad una statistica preoccupante: i controlli, infatti, sono solo una campionatura di quello che circola sulle strade. La casistica è parecchio sfaccettata, ma comunque la si valuti, anche nei casi di trasgressione più lieve, e cioè con un tasso alcolemico compreso tra 0,50 e 0,80 grammi al litro, la sospensione della patente (sanzione accessoria a quella amministrativa, leggasi multa) rappresenta un guaio. Personale e burocratico anche se si tratta di un periodo breve, destinato però ad allungarsi per intasamento burocratico. «La casistica dei ritiri e revoche delle patenti — spiega l’avvocato Rocco Lombardo — è molto complessa. La data della visita in commissione che arriva dopo settimane dai termini scaduti è solo la punta di un iceberg. Purtroppo è una falla del sistema e non abbiamo strumenti per contrastarla». È un disagio, quel lasso temporale d’attesa, che non prevede alcun risarcimento. Si possono solo tentare strade alternative. «Alcuni clienti — conclude l’avvocato Lombardo — ad esempio, sono stati accettati in commissioni mediche non territoriali», mentre la funzionaria suggerisce di chiamare periodicamente «nella speranza che qualcuno abbia disdettato l’appuntamento fissato».