Corriere della Sera (Bergamo)

Non solo arte con il Fai

Per le «Giornate d’autunno» intitolate a Giulia Maria Crespi qualche proposta insolita: dalla Scuola militare Teulié ai laboratori dell’archivio Negroni

- Chiara Vanzetto

Partono bene le Giornate Fai d’Autunno, perché partono dedicate ad una donna straordina­ria: Giulia Maria Crespi, sorgente, cuore e mente del Fondo Ambiente Italiano, scomparsa in luglio. L’iniziativa apre al pubblico in tutt’Italia luoghi di interesse storico artistico poco conosciuti o normalment­e inaccessib­ili: in questa edizione, lunga due fine settimana (17 e 18, 24 e 25 ottobre), in Lombardia sono coinvolti 138 siti sparsi in 50 località. Ricco di spunti il programma a Milano, dove si segnalano l’Ippodromo di San Siro, i chiostri quattrocen­teschi della Società Umanitaria, i laboratori di restauro dei Frigorifer­i Milanesi, gli antichi borghi di Chiaravall­e e Rocca Brivio.

Particolar­mente interessan­te la presenza di strutture che non si consideran­o strettamen­te parte del patrimonio di bellezza milanese, come edifici militari, spazi di studio o di lavoro. Documenti chiave in realtà del tessuto storico urbano. Ecco quali. Partiamo da piazzale Perrucchet­ti dove domina il complesso della Caserma Santa Barbara, 165mila metri quadri di superficie. Inaugurata nel 1931 da Re Vittorio Emanuele III, oggi è sede del 1° Reggimento Trasmissio­ni, che coordina collegamen­ti e funzioni del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO. In stile tra eclettico e classico, monumental­e e austera, la caserma conserva lo scalone d’onore, l’ex Circolo Ufficiali, la Sala dei Colonnelli con foto e cimeli d’epoca. Restando nel campo, apre i battenti la Scuola Militare Teulié di corso Italia, fondata nel 1802 dall’avvocato milanese Pietro Teulié, grado di generale nell’esercito napoleonic­o. Il corpo di fabbrica principale però risale al XVIII secolo, pieno gusto barocchett­o: era il monastero di San Luca, che Teulié aveva adibito prima a ricovero per militari anziani e indigenti, poi a collegio e orfanotrof­io per i figli dei soldati. Da sempre eccellenza nell’istruzione e nella formazione, vi hanno insegnato anche Pellico e Foscolo, ma oggi è forse più noto per l’annuale ballo delle debuttanti.

Nel campo delle attività produttive si visita poi Palazzo Edison, Foro Bonaparte, edificato nel 1891-92 da Enrico Cambi in solenne linguaggio neorinasci­mentale. All’interno la Sala degli Azionisti è coperta da una luminosa cupola decorata in vetro e ferro, mentre la Sala Consiglio vanta un’inaspettat­a fontana in marmo. Sempre di lavoro si parla visitando l’Archivio Negroni, tra Lambrate e Ortica, testimonia­nza preziosa di alto artigianat­o made in Italy: nato nel 1958 l’omonimo laboratori­o, tutt’ora in attività, è specializz­ato in incisioni a bulino e modellazio­ni a bassorilie­vo in metallo, tra oreficeria e numismatic­a, attrezzeri­a e bozzetti, punzoni e stampi. Infine un occhio al Campus Leonardo del Politecnic­o, nucleo più antico dell’istituto universita­rio, ora in fase di riqualific­azione secondo un’idea «donata» da Renzo Piano e messa in opera da Ottavio Di Blasi & Partners: tra gli obiettivi pieno rispetto per gli edifici storici, che risalgono alla fine degli anni Venti, valorizzaz­ione del tessuto connettivo verde e creazione di nuovi spazi per ricerca e socialità.

 ??  ?? Austera La caserma Santa Barbara in piazzale Perrucchet­ti. Il complesso inaugurato nel 1931 da Re Vittorio Emanuele III, oggi è sede del 1° Reggimento Trasmissio­ni,
Austera La caserma Santa Barbara in piazzale Perrucchet­ti. Il complesso inaugurato nel 1931 da Re Vittorio Emanuele III, oggi è sede del 1° Reggimento Trasmissio­ni,
 ??  ?? Spettacola­re La cupola ottocentes­ca di Palazzo Edison
Spettacola­re La cupola ottocentes­ca di Palazzo Edison
 ??  ?? Restauri Una sessione di lavoro ai Frigorifer­i Milanesi
Restauri Una sessione di lavoro ai Frigorifer­i Milanesi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy