Qualcosa di nuovo, anzi no
Abiti, scarpe e accessori vintage al Castello di Belgioioso La «biker jacket» di Marlon Brando protagonista di una mostra tematica
L’hanno inventato gli hippies negli anni Sessanta, quando comprare abiti di seconda mano era un gesto di creatività e ribellione, e da allora non ha mai conosciuto flessioni. La moda vintage, cioè vecchia di almeno 25-30 anni, continua a richiamare giovanissimi e signore sia tra le bancarelle degli storici mercatini di Ercolano, Porta Portese, Livorno sia a eventi come Next Vintage al Castello di Belgioioso, Pavia, che nel weekend ospita la più grande mostra mercato italiana dedicata all’abbigliamento e agli accessori di ieri, dal 1700 agli anni Novanta. «L’idea ci è venuta alla fine degli anni Ottanta, volevamo creare un appuntamento per chi ama il vintage di qualità, inclusi capi sartoriali o firmati, un po’ come nel 1965 a New York aveva fatto il primo negozio vintage della storia, Vintage Chic. Nel Nord Italia siamo stati tra i primi e, nel tempo, edizione dopo edizione, in 25 anni abbiamo visto crescere sia la competenza dei visitatori sia la qualità dei capi presentati dagli espositori», racconta Gloria Spaini, organizzatrice di Next Vintage nella raffinata cornice del castello che, dal 1978, è di proprietà di un gruppo di privati e fa parte dell’Ente Fiera dei castelli di Belgioioso e Sartirana. Uno splendido edificio voluto da Galeazzo II Visconti nella metà del XIV secolo e poi, nei secoli, trasformato in principesca dimora neoclassica, tra stucchi, marmi e soffitti affree
Pizzo e jais scati, circondato da un grande parco dove un tempo circolavano daini e pavoni e che oggi, nella bella stagione, accoglie spettacoli, concerti e feste private.
«La fiera di estende su due piani dell’ala Ovest, con 52 stand dove scovare il pezzo unico tra abiti, scarpe, bijoux accessori moda: dai colletti di pizzo agli anfibi, dai cappelli con veletta anni Cinquanta ai cappottoni in cachemire fino agli abiti da sera. E con proposte per tutte le tasche perché si possono scovare vere occasioni, da 15 euro in su», prosegue Spaini. Accanto alla fiera, in una dépendance del castello, un evento collaterale ripercorre la storia del «biker jacket». «La mostra racconta la storia d’amore tra moda e cinema del classico giubbotto in pelle con zip e tasconi, entrato in produzione dal 1928, grazie a un’idea dei fratelli Irving e Jack Schott che erano alla ricerca di un capo che riparasse i motociclisti da pioggia e vento. Da allora il successo del giubbotto di pelle è stato inarrestabile: diventa il “capospalla” degli aviatori della Seconda Guerra Mondiale e, più avanti, entra negli armadi dei giovani trasformato nel “chiodo”, la divisa dei punk inglesi e — grazie a Yves Saint Laurent — in un capo sexy e glamour». Infiniti anche i riferimenti a Hollywood: gli appassionati potranno vedere un originale «Perfecto 618», il modello indossato da Marlon Brando nel film «Il Selvaggio» del 1953, per non parlare delle versioni — anche colorate — portate da James Dean, Jack Nicholson, Uma Thurman, Brad Pitt o Johnny Depp che lo hanno consacrato come capo-icona capace di attraversare indenne ogni generazione.