Street art, la Costituzione sui muri Aler
Il murale sulla facciata di una palazzina Aler che si ispira agli articoli più importanti della Carta: sette ragazzi a lezione di street art
La Costituzione italiana raccontata in un murale alto una dozzina di metri. Sette ragazzi di Casazza si sono trasformati in street artist, realizzando sulla facciata della palazzina Aler di via Lussana, insieme a Luogo Comune, un’opera d’arte urbana. «Lascia un segno», è ideato da Qui e Ora Residenza Teatrale e realizzato in collaborazione con il Progetto Tantemani del Patronato San Vincenzo e Cooperativa Crisalide, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune e dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale.
Gli artisti sono Chiara Longa, 17 anni, Sara Bernasconi e Sara Baleani, 18, Cosimo Zanetti e Matteo Razzitti, 20, Serena Forcella, 21, Matteo Baleani, 22. Durante la quarantena hanno individuato gli articoli della Carta che potessero stimolare una riflessione. Il primo è il 3 che tratta la pari dignità sociale e l’uguaglianza davanti alla legge di tutti i citmigliore, tadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Poi c’è il 9 sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico, l’11 sul ripudio della guerra e il 13 sull’inviolabilità della libertà personale, nel momento in cui ne erano privati per l’emergenza sanitaria.
Si vede, nella parte inferiore, un vaso antico che simboleggia il passato, facendo riferimento all’area archeologica Cavellas che si trova di fronte al murales. Nella parte intermedia è rappresentata la parità tra gli individui mentre ai lati volti di donne e uomini indicano la diversità, il dialogo e lo scambio di idee. Nella parte superiore del dipinto c’è un sole, bersaglio a cui puntare. «Ragionando su quei principi, scritti oltre 70 anni fa, i ragazzi hanno pensato al mondo che loro auspicano, senza conflitti, povertà o discriminazioni — spiega Simona Rota, referente di Tantemani —. Alcuni dei volti si guardano come se comunicassero, in questo modo la condivisione dei saperi è il modo per ampliare le vedute. Altri guardano altrove, esplorano ciò che li circonda».
Ad aiutare i ragazzi è stato Luogo Comune, street artist con base a Bologna. A settembre ha guidato i suoi allievi in laboratori e esercitazioni pratiche, mentre la realizzazione del murales li ha impegnati per un mese. «Scegliendo quattro articoli anziché uno, si sono mostrati audaci, – sorride Luogo Comune —. Ho spiegato loro come trasformare un’idea in immagine e poi si è realizzato un bozzetto. I ragazzi hanno lavorato con le aste telescopiche, riuscendo a dipingere fino a sei metri di altezza, lasciando a me la parte più in alto e complicata».