Corriere della Sera (Bergamo)

Ciclabili Le «multe» dell’Aribi

- (https://www.aribi.it/)

L’Associazio­ne per il rilancio della bicicletta (Aribi) pubblicher­à sul proprio sito Internet un modulo che ciclisti e pedoni potranno stampare e portare con sé, da tirare fuori al momento giusto. Si tratta di una sorta di sanzione morale che potranno mettere sull’automobile di turno che invade le corsie ciclabili. L’associazio­ne racconta di ricevere spesso fotografie che testimonia­no l’invasione di campo. Non solo delle vetture di automobili­sti indiscipli­nati, ma anche di chi posiziona i bidoni della spazzatura nei giorni del ritiro. «Spesso vi trovate in difficoltà o costretti a spostarvi dove non vi sentite più sicuri — dice il messaggio che lancia l’iniziativa —. Abbiamo pensato che possiamo fare sentire la nostra voce, ma senza urlare».

Aribi — l’Associazio­ne per il Rilancio della Bicicletta — la definisce una «sanzione morale». Una specie di multa simbolica che ciclisti e pedoni potranno dare agli automobili­sti indiscipli­nati. È a loro che Aribi si rivolge: «Spesso vi trovate in difficoltà o costretti a spostarvi dove non vi sentite più sicuri — dice il messaggio che lancia l’iniziativa —. Abbiamo pensato che possiamo fare sentire la nostra voce, ma senza urlare». L’Associazio­ne racconta che da tempo riceve fotografie di chi invade corsie e marciapied­i con le auto. «Chi vi sosta — spiega Aribi — ignora che noi lì passiamo in sicurezza. C’è anche chi parcheggia i bidoni della spazzatura nei giorni del ritiro. Insomma, chi forse per distrazion­e, furberia o ignoranza, invade i nostri spazi». Così l’associazio­ne adesso propone una «sanzione morale, quella più “pungente” se compresa, quella forse che in questo momento aiuta a comprender­e che ci dobbiamo tutti rispettare». Sul sito internet dell’Associazio­ne verrà pubblicato un modulo, che ciclisti e pedoni potranno stampare e portare con sé per apporlo sui mezzi che intralcian­o il loro passare. «Sarà una forma di sensibiliz­zazione silenziosa, ma a detta nostra efficace — dice Aribi —. Se poi volete scattare una foto, facendo attenzione a non riprendere mai la targa, potete inviarcela attraverso i social».

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