Premi ai medici, lo scontro
Proposta della Lega bocciata dalla maggioranza: «Meglio dare gli strumenti per lavorare»
La maggioranza boccia la proposta leghista: meglio dare strumenti.
Un premio speciale per medici, infermieri, operatori sanitari e volontari è stato motivo di scontro politico e polemica in Consiglio comunale. La proposta veniva dal consigliere leghista Stefano Rovetta: affiancare a benemerenze e premi agli atleti anche un riconoscimento a scadenza biennale per i professionisti in campo sanitario.
«State cercando di nascondere i difetti e le mancanze della Regione», commenta Simone Paganoni di Patto per Bergamo. Replica Giacomo
Stucchi (Lega): «Diamo i premi agli atleti e non diciamo grazie a chi salva vite umane? Un premio non costa nulla». Gli interventi della maggioranza ricalcano le parole di Federica Bruni (Pd): «Da medico ritengo vergognose le parole di Stucchi. Iniziate a dire a Salvini di ascoltare ciò che dicono i medici, di indossare la mascherina. E stimolate la Regione a fare qualcosa che costa, mettendo i medici nelle condizioni di lavorare. Tante categorie stanno facendo il massimo, spetta ad altre sedi riconoscere il nostro valore. Non abbiamo bisogno di spillette». Astensione dai cinquestelle: «Non è il momento — dice Sonia Coter —: siamo ancora in piena emergenza». Da Rovetta il rammarico: «Era una proposta apartitica che andava oltre l’emergenza». Approvata invece all’unanimità l’esenzione dalla Tassa per l’occupazione del suolo pubblico da agosto a dicembre per gli spettacoli viaggianti.
Intanto sono 23 i nuovi contagiati in provincia di Bergamo. Il totale dei nuovi casi in Lombardia sono 1.687 contro i 2.975 del giorno prima. Le province più colpite sono Milano (814 nuovi casi), Monza Brianza (265) e Varese (206), con 6 nuovi decessi. I dati sono più bassi dei giorni scorsi ma solo perché nel week end vengono eseguiti meno tamponi, scesi in un giorno da 30.981 a 14.577.
Anche Eurostat certifica l’impatto avuto dal virus nei mesi scorsi: Bergamo è la città europea che ha avuto in assoluto il più alto incremento di decessi in una settimana. Fra il 16 e il 22 marzo c’è stato un aumento di morti dell’895% rispetto alla media 2016-19. Seconda, la spagnola Segovia cresciuta del 634% la settimana successiva. Eurostat non fornisce il numero di vittime di quella settimana, ma per farsi un’idea basta risalire ai dati mensili dell’Istat, secondo i quali i decessi a Bergamo in marzo sono stati 676 contro i 127 della media dei cinque anni precedenti, con un aumento del 439%. Per fortuna inferiori i numeri del mese successivo: in aprile ci sono stati 231 morti, contro i 107 di media, con un incremento comunque del 115%.
L’Eurostat Bergamo città europea con l’incremento di decessi più incisivo: a marzo settimana con +895%