Corriere della Sera (Bergamo)

Un concerto per celebrare i novant’anni del liceo musicale

- Rosella Redaelli Barbara Gerosa

È stata la scuola musicale di Marco Castoldi, in arte Morgan. Dodici anni di pianoforte classico, sotto la guida di Annamaria Fumagalli. «A dieci anni suonavo già la chitarra — ha raccontato al Corriere —sognavo un sintetizza­tore, ma per averlo i miei mi imposero lo studio del pianoforte classico. Così frequentai il Liceo musicale Appiani». La scuola, che si è trasformat­a in Fondazione Musicale Vincenzo Appiani, compie novant’anni e festeggia oggi alle 17 con un concerto al teatro Manzoni. La storia di questa istituzion­e, che ha avuto allievi eccellenti come Maurizio Simeoli, primo Ottavino della Scala e il tenore Renato Cazzaniga, inizia il 1 novembre 1932, quando Angelo Berti, pianista, e Riccardo Malipiero, primo violoncell­o della Scala, decisero di fondare a Monza «sotto gli auspici del Comune» un liceo musicale. Nel 1933 la dedica a Vincenzo Appiani, musicista monzese. Nel tempo l’offerta della scuola si è ampliata «con 250 allievi dai 6 anni in su», spiega il direttore Erminio Della Bassa. «I corsi più richiesti restano quelli di pianoforte, ma abbiamo tutti gli strumenti oltre a canto moderno, basso elettrico e batteria». L’istituzion­e offre diverse possibilit­à: imparare a suonare uno strumento, conseguire gli esami di livello per la preparazio­ne pre accademica e sostenere gli esami di accesso al triennio accademico dei Conservato­ri. Ancora aperta la questione della sede, oggi il piano terra della scuola media di via Monte Amiata. «Doveva essere una sistemazio­ne temporanea — ricorda Della Bassa —, ma siamo qui da 25 anni. La nuova sede è stata individuat­a nell’ex casa delle Aste di viale Cesare Battisti, a pochi metri da Villa Reale. Il cantiere è già partito e speriamo in tempi rapidi». Intanto ci si gode la festa e chissà se anche Morgan salirà sul palco: «Noi lo abbiamo invitato, sia la mamma che la sorella sono nostre allieve da anni». di Crossfit del papà. «Siamo sgomenti — dice il sindaco di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti —. Conosco la famiglia, il padre Mauro e la mamma Angelica. Anni fa avevano vissuto un altro dramma. La vicinanza della comunità ai genitori è davvero sentita, un lutto che ha colpito tutti». Renè era il maggiore. Lascia la sorella e il fratellino che nel 2014 era stato travolto da un’auto mentre si trovava con i genitori e i nonni sul lungolago di Lugano. Aveva solo dieci mesi. Uno svizzero di 66 anni si era sentito male mentre era al volante e aveva falciato nove persone e il passeggino con il bimbo. La sua vita era rimasta a lungo appesa ad un filo, ma si era risvegliat­o dopo il coma. Otto anni dopo una tragedia ha strappato alla coppia il figlio maggiore.

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