Rsi, la messa si farà. «Ma ora nuove regole»
Prefettura: ok alla commemorazione. Chi chiederà spazi al cimitero in futuro dovrà dichiararsi antifascista
La messa al cimitero di Bergamo, in suffragio dei caduti della Rsi, si farà. Sarà domani, alle 10.30. Erano stati i familiari dei caduti a chiedere il permesso al Comune di Bergamo, ma la giunta aveva deciso di sottoporre la richiesta al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. «La celebrazione — spiega la comandante della polizia locale di Bergamo, Gabriella Messina — è stata autorizzata, in quanto non sussistono elementi contrari». Non sono state date prescrizioni particolari a chi aveva fatto la richiesta. Ma d’ora in poi, quando un gruppo chiederà di organizzare un’iniziativa al cimitero dovrà sottoscrivere una dichiarazione di antifascismo e un’adesione ai principi sanciti dalla Costituzione.
Il caso era emerso nei giorni scorsi in commissione a Palazzo Frizzoni, durante la discussione sulle modifiche al Regolamento dei Servizi cimiteriali. Era intervenuto il consigliere di Fratelli d’Italia, Filippo Bianchi, per segnalare all’assessore che da qualche giorno i familiari dei caduti della Rsi stavano aspettando il via libera per poter celebrare una messa in suffragio dei loro defunti. «La richiesta è stata inoltrata dalla giunta al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica», aveva spiegato Angeloni.
Stasera il Regolamento sul funzionamento del cimitero arriverà in consiglio comunale (ma per questioni di tempo la discussione potrebbe slittare a lunedì). Il testo, già approvato in commissione, verrà emendato. Sarà la consigliera Oriana Ruzzini, di Ambiente Partecipazione Futuro, a presentare l’emendamento (era stata lei a sollevare l’argomento in commissione). «L’emendamento — spiega la consigliera — chiederà che in ossequio ai principi di libertà, uguaglianza e tolleranza e ai sensi della Legge Mancino del 1993, non vengano autorizzate iniziative che incitino alla discriminazione o alla violenza in particolare per motivi razziali, etnici, di genere, nazionali o religiosi o che abbiano tra i loro fini l’apologia del fascismo o del nazismo. I richiedenti (o i loro legali rappresentanti) saranno tenuti a sottoscrivere una dichiarazione all’atto della richiesta di autorizzazione della manifestazione altrimenti la richiesta non verrà accettata». La proposta è nata dal fatto che si chiede già questa dichiarazione a chi vuole utilizzare una sala del Comune e anche a chi chiede di installare gazebo per la propaganda elettorale. «Nel Regolamento dei Servizi cimiteriali — spiega l’assessore Giacomo Angeloni — c’era già un riferimento al fatto che le iniziative autorizzate da fare all’interno del cimitero dovessero rispettare la Legge Mancino e non essere discriminatorie, ma mancava il riferimento alla dichiarazione da sottoscrivere e lo inseriremo con l’emendamento».
La consigliera Ruzzini sposta l’attenzione anche su un altro aspetto: «Credo che questa dichiarazione a sottoscrivere i valori dell’antifascismo e della Costituzione dovrebbe essere chiesta da tutte le istituzioni, anche quelle sovracomunali. Succede che lo spazio pubblico venga occupato da gazebo di Casa Pound, Forza Nuova o partiti neofascisti in maniera secondo me e secondo la legge totalmente illegittima, dopo che hanno avuto il via libera da altri enti sovracomunali, diversi dal Comune, che concedono l’utilizzo dello spazio pubblico».