Corriere della Sera (Bergamo)

Palafrizzo­ni, l’incognita ballottagg­io

Depositati gli elenchi con 367 nomi. Le verifiche della Prefettura

- Di Simone Bianco

Carnevali, Pezzotta e Apicella: corsa a tre con cinque liste civiche su dodici. I cinquestel­le ago della bilancia

Sono 164 i comuni bergamasch­i al voto, compresi il capoluogo e altri quattro centri con più di 15 mila abitanti (Seriate, Dalmine, Romano e Albino). Sarà un test sulla tenuta dell’impegno civico, dai paesi di poche centinaia di abitanti alla sfida per Palazzo Frizzoni, in una fase in cui è sempre più difficile trovare chi voglia dedicare tempo alla cosa pubblica. A Bergamo nel 2019 i concorrent­i per la carica di sindaco erano stati quattro, questa volta sono tre: l’ex deputata dem Elena Carnevali per il centrosini­stra, il penalista Andrea Pezzotta per il centrodest­ra e Vittorio Apicella, insegnante, per il Movimento 5 Stelle. Salvo sorprese nelle verifiche che la Prefettura dovrebbe completare oggi, in corsa ci sono 12 liste e 367 candidati a un posto per il Consiglio comunale. La coalizione di centrosini­stra comprende sei liste (Pd, Lista Gori, Lista Carnevali, Futura, Bergamo Insieme, Bergamo Europea), quella di centrodest­ra cinque (FdI, Forza Italia, Lega, Lista Pezzotta, Bergamo Ideale). I cinquestel­le andranno da soli.

Con il deposito delle liste inizia il rettilineo finale che porterà i cittadini di Bergamo a scegliere il successore di Giorgio Gori. Ma l’8 e il 9 giugno sarà una data importante anche per tanti altri comuni, in una provincia che è punteggiat­a di municipi: 164 in totale quelli al voto, compresi appunto il capoluogo e altri quattro centri con più di 15 mila abitanti (Seriate, Dalmicompl­etare ne, Romano e Albino). Del ciclo elettorale sul territorio questo è l’anno più importante, quello che poi determiner­à, tra le altre cose, gli equilibri della prossima amministra­zione provincial­e, dove a votare sono consiglier­i comunali e sindaci. Un test sulla tenuta dell’impegno civico, dai paesi di poche centinaia di abitanti alla sfida per Palazzo Frizzoni, in una fase in cui è sempre più difficile trovare chi voglia dedicare tempo alla cosa pubblica. Va detto che, dopo anni di austerity, i futuri sindaci e assessori nei prossimi cinque anni di mandato riceverann­o indennità finalmente più alte, più decenti soprattutt­o se rapportate alle ore di «volontaria­to» degli amministra­tori di piccoli paesi. In città, ad esempio, il futuro sindaco guadagnerà 11.040 euro lordi mensili, in quelli più piccoli (fino a 3.000 abitanti) toccherann­o 2.208 euro.

A Bergamo nel 2019 i concorrent­i per la carica di sindaco erano stati quattro, questa volta sono tre: l’ex deputata dem Elena Carnevali per il centrosini­stra, il penalista Andrea Pezzotta per il centrodest­ra e Vittorio Apicella, insegnante, per il Movimento 5 Stelle. Dopo aver lungamente manifestat­o l’intenzione di candidarsi, nelle ultime settimane Orio Zaffanella aveva dato segnali sempre più chiari dell’intenzione di ritirarsi dalla corsa e, alla fine, così è stato. «Non è un consiglier­e comunale eletto, o due, che possono scardinare questo sistema — ha scritto Zaffanella su Facebook per annunciare il passo indietro —. A questo punto riteniamo più utile continuare a svolgere le nostre iniziative a favore e tutela di noi cittadini, come fatto fino ad ora, fuori dal consiglio comunale».

Salvo sorprese nelle verifiche che la Prefettura dovrebbe

oggi, in corsa ci sono 12 liste e 367 candidati a un posto per il Consiglio comunale. La coalizione di centrosini­stra comprende sei liste (Pd, Lista Gori, Lista Carnevali, Futura, Bergamo Insieme, Bergamo Europea), quella di centrodest­ra cinque (FdI, Forza Italia, Lega, Lista Pezzotta, Bergamo Ideale). I cinquestel­le avevano trattato per una possibile alleanza con l’area di sinistra che nel 2019 candidò Francesco Macario, alla fine non se n’è fatto niente e andranno da soli. La capacità del M5S di attrarre voti in città, storicamen­te bassa, inciderà anche sulla possibilit­à di portare il confronto elettorale al secondo turno oppure, come accadde nel 2019, che il nuovo sindaco di Bergamo venga eletto subito. Subito significa il 10 giugno, perché al termine delle operazioni di voto il 9 giugno, alle 23, verranno scrutinate solo le schede delle Europee, rimandando quelle delle Comunali alle 14 del giorno dopo.

I numeri

Quasi tutte le liste presentate hanno 32 candidati, il numero massimo possibile. Bergamo rientra nella fascia di Comuni che hanno dai 100.001 ai 250 mila abitanti e in cui si possono presentare liste con un minimo di 21 e un massimo di 32 candidati. Ma ci sono alcune eccezioni. Nella coalizione di centrosini­stra, la lista Bergamo Insieme ne ha 25. Nel centrodest­ra, invece, una candidata della Lega ci ha ripensato e ora la lista è formata da 31 persone. «Lidia Zanetti si è ritirata per motivi personali — spiega Alessandro Carrara, che è il capolista, oltre ad essere consiglier­e comunale e segretario cittadino del partito —. Ha presentato una rinuncia formale e non è stato necessario raccoglier­e daccapo tutte le firme». C’è poi la lista Movimento 2050 dei cinquestel­le che è formata da 23 candidati. Tutte le liste sono state formate in modo che ciascun genere non sia rappresent­ato in misura inferiore ad un terzo né superiore ai due terzi dei candidati.

Dai voti che avranno i cinquestel­le deriverà anche la possibilit­à di un secondo turno

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Marten De Roon, capitano, oggi tornerà a centrocamp­o. A Zingonia i calciatori hanno rivisto la partita col Marsiglia e quella della Roma contro il Bayer
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 ?? ?? Ago della bilancia
Ago della bilancia
 ?? ?? Aspiranti sindaci Dall’alto, Andrea Pezzotta, candidato del centrodest­ra, Elena Carnevali, centrosini­stra, e Vittorio Apicella del M5S
Aspiranti sindaci Dall’alto, Andrea Pezzotta, candidato del centrodest­ra, Elena Carnevali, centrosini­stra, e Vittorio Apicella del M5S
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