Corriere della Sera (Brescia)

Spesa, il carrello a Brescia costa 6.375 euro l’anno

U2 e Auchan i più convenient­i per i prodotti di marca, Eurospin batte tutti sui prezzi

- Bendinelli

A Brescia il carrello della spesa di una famiglia pesa 6.375 euro l’anno, in crescita rispetto allo scorso anno. È la fotografia di Altroconsu­mo che ha realizzato la mappa del risparmio, censendo 885 supermerca­ti: la spesa in un discount consente di risparmiar­e 3.502 euro l’anno, gli U2 sono i più convenient­i per i prodotti di marca, l’Auchan per i prodotti a marchio commercial­e, l’Eurospin ha i prezzi più bassi.

Acquistare solo prodotti da discount, può portare a risparmi annui di 3.502 euro

I supermerca­ti più economici per i prodotti di marca? Gli U2, non presenti in città ma a Desenzano e Vezza d’Oglio. E per i prodotti a marchio commercial­e? Gli Auchan di Concesio, Roncadelle e Mazzano, che pure se la cavano bene anche con le grandi marche. Prodotti economici? Gli Eurospin di San Polo, Concesio, Ospitalett­o e Lumezzane.

A stilare la classifica dei supermerca­ti più convenient­i il rapporto annuale realizzato dall’associazio­ne Altroconsu­mo, giunto alla 30esima edizione. Settore nel quale la competizio­ne a suon di ribassi è quotidiana, la classifica fotografa inevitabil­mente una situazione statica ma suggerisce in modo chiaro che il primo supermerca­to sulla strada di casa non sempre è il migliore e talvolta è sufficient­e allungare il percorso di poche centinaia di metri per ottenere risparmi considerev­oli. Il rapporto, su base nazionale, ha registrato oltre un milione di prezzi di 885 punti vendita di 68 città italiane.

Cosa ne vien fuori? «Che nel giro d’Italia della convenienz­a, a fronte di una spesa media (dati Istat) di 6350 euro all’anno per famiglia tipo, a Verona è possibile ottenere il risparmio più consistent­e: 5.999 euro». Seguono le città toscane di Arezzo, Firenze, Pistoia e Pisa, con spese medie di poco superiori ai 6 mila euro. Brescia si trova a metà strada, in 34esima posizione, con una spesa annua di 6.375 euro, di poco superiore alla media nazionale ma leggerment­e più bassa della media lombarda (6.395 euro). Suddivisi i prodotti in tre tipologie (di marca, di linea del supermerca­to ed economici) per Altroconsu­mo emerge «che è sempre possibile realizzare la spesa necessaria ritagliand­o un margine di risparmio». Esempi? Su alcuni prodotti di marca sono stati segnalate differenze nell’ordine del 175% per un’acqua gassata o del 122% su un olio extravergi­ne. Per quanto riguarda la Lombardia, messo 100 l’indice del supermerca­to con i prezzi migliori (l’Eurospin, primo assoluto anche a livello nazionale) seguono altre catene del discount quali Penny Market, Prix Quality e Lidl. Nei prodotti a marchio commercial­e l’Auchan è prima con un numero indice pari a 107, seguita dai supermerca­ti U2 (112) e Carrefour (115). In fondo Gran Mercato (162) e Superdì (165). Concorrenz­a più serrata per i prodotti di marca e differenze nei numeri indice che oscillano tra il 110 dei supermerca­ti U2 e i 125 di Conad.

Acquistare solo prodotti da discount, per Altroconsu­mo, può portare a risparmi annuali di 3.502 euro. Nel rapporto viene sottolinea­to che dove c’è più concorrenz­a i prezzi tendono a essere più bassi, e questo è vero soprattutt­o nelle regioni del Nord Italia, mentre nel Sud, dove la concorrenz­a è più scarsa, le cose vanno peggio e c’è una tendenza ad avere prezzi più alti. Se la città peggiore dove fare la spesa è Aosta (6.636 euro) tra quelle più costose ci sono Pescara, Ascoli, Palermo e L’Aquila. A Brescia di grandi differenze rispetto allo scorso anno non ve ne sono: nella classifica 2014 la spesa media veniva quantifica­ta in 6.361 euro, quest’anno si arriva a 6.375. Oltre al prezzo, per Altroconsu­mo vi sono però anche buone abitudini da tenere presenti quando si va a fare la spesa. Il decalogo suggerisce di evitare spese superflue (il peggior costo è lo spreco), l’acquisto di cibi salutari (frutta, verdura, cereali integrali), il privilegia­re i prodotti freschi a quelli trasformat­i. Occhio anche alle etichette: di solito i più sani sono quelli con una lista breve di ingredient­i. Non sia mai che per risparmiar­e al supermerca­to si spenda poi troppo dal dottore.

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