La bellezza incanta 15 mila bresciani
L’INIZIATIVA IL FAI E LE GIORNATE DI PRIMAVERA
Sono state più di 6 mila le persone che ieri hanno visitato i nove beni aperti dal Fai in città per la prima delle due Giornate di Primavera. Record di presenze a Palazzo Bargnani. In provincia più di 9 mila i visitatori. A Isola del Garda, posti esuriti già dal mattino. Oggi si replica.
Quasi una riunione di classe. Non stringevano più i libri ma la mano dei figli o dei nipoti. In fila, per poter rivedere le aule di quando frequentavano il Ballini e riavvolgere il filo dei ricordi. Molti erano ex alunni quelli che ieri hanno varcato l’ingresso di Palazzo Bargnani in corso Matteotti, aperto al pubblico in occasione delle Giornate di Primavera del Fai. Con le sue 1132 presenze è stato il luogo più visitato dei 42 beni aperti tra città e provincia, grazie all’impegno degli 821 volontari della delegazione bresciana. Oltre un migliaio anche i visitatori che hanno affollato palazzo Salvadego, dove le visite — gestite dai mediatori culturali di Arte un ponte di culture — hanno attirato anche molti stranieri residenti in città (ultimo ingresso anche oggi alle 15.30). Numeri in crescita anche in provincia dove oltre 9mila persone hanno approfittato delle aperture straordinarie. Senza contare chi non è riuscito a entrare, penalizzato dalla limitazioni obbligate di alcuni siti, come l’isola di Garda, dove alle 11.30 le persone in coda esaurivano già tutti i posti disponibili nei turni di battello. Stessa sorte per chi a Sarnico non aveva prenotato la visita per i cantieri Riva o villa Passeri. «Siamo molto soddisfatti — commenta Federica Martinelli, capo delegazione del Fai di Brescia — significa che è apprezzato il nostro impegno a organizzare le visite in una proposta tematica (quest’anno «l’evoluzione dell’abitare»), ma anche lo sforzo in provincia di aprire non un solo bene, ma tutti i luoghi degni di nota in un certo territorio. Grazie a questa politica Darfo ha fatto un grande exploit quest’anno». Oggi si replica.