Leonesse ko, lo scudetto si allontana
Più che una sconfitta, è un passaggio di consegne. La gara dell’aggancio diventa, amaramente, la gara della resa. Il Brescia femminile perde 2-1 in casa contro la Fiorentina, le viola ora hanno 6 punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine. Un margine pesante, che nel calcio rosa diventa inscalfibile: non si prendono più. Lo scudetto si scuce dal petto delle ragazze di Milena Bertolini, che chiuderà comunque il suo meraviglioso quinquennio da allenatrice con un probabilissima qualificazione - la quarta - in Champions League e proverà a prendersi la rivincita in Coppa Italia. I cicli iniziano e finiscono, questo è il calcio e la Fiorentina ha iniziato il suo espugnando il fortino delle Leonesse, che al Club Azzurri di via Garzetta non perdevano dal 12 ottobre 2013. Eppure è stato un buonissimo Brescia, subito propositivo, un po’ per obbligo e molto per Dna, quello di una squadra abituata ad attaccare per filosofia e non per necessità. È mancata la stoccata finale nella prima mezz’ora di gioco, anzi è stata la Fiorentina ad approfittare di uno svarione difensivo bresciano per l’10 di Parisi al 34’. Pronta e rabbiosa la risposta: Gama insacca di forza su azione da calcio d’angolo per l’1-1 al 39’ che incendia il Club Azzurri. Lo speaker all’intervallo annuncia le presenze sugli spalti, 1221, e invita i tifosi a non gettare petardi in campo, pena la sospensione della partita. Che non è, non può essere, come tutte le altre. Il Brescia prova a vincerla nel secondo tempo, al 12’ un tiro di Mele dal limite picchia sul palo, il forcing continua ma si ferma sempre a un centimetro dalla meta. La Fiorentina, bloccata nella linea difensiva e rapida a ripartire, prima colpisce una traversa con Mauro e poi firma il 2-1 a 6 minuti dal termine con il folletto Bonetti. Risultato forse ingiusto, ma pesante. A suo modo storico. Gli applausi per le ormai ex campionesse d’Italia non sono però di facciata. (l.b.)