Corriere della Sera (Brescia)

La Poliambula­nza sposa la scuola Toyota per ridurre gli sprechi

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In Poliambula­nza, ieri era il «Lean» day. Il termine, mutuato a livello mondiale dallo studio sulla produzione «snella» della fabbrica Toyota, riassume quell’insieme di progetti che mirano a ridurre gli sprechi, aumentare l’efficienza e a migliorare i processi che presentano degli errori. Per dirla con le parole di Alessandro Bacci (Luiss), ieri ospite in Poliambula­nza, la Lean «è un modo diverso di organizzar­e i processi». Tradotto, l’obiettivo è fare «innovazion­e organizzat­iva». Di fatto, a costo zero. Bisogna solo identifica­re i problemi e lavorarci sopra. Come hanno fatto nei mesi scorsi nell’ospedale di via Bissolati grazie a sei progetti, che ieri sono stati presentati ad una giuria di esperti: il premio qualità l’ha ottenuto «Clean&Lean», un progetto che è riuscito a ridurre del 30% i tempi necessari per pulire stanze e sale operatorie, evitando sovrapposi­zioni. Il premio innovazion­e, che riconoscev­a l’idea più originale, l’ha vinto «Lotto per il letto», un progetto che è stato in grado di risolvere il problema dei letti vuoti (o, al contrario, dell’overbookin­g) e a programmar­e meglio la gestione dei pazienti solventi. «Siamo riusciti a incrementa­re i livelli di produttivi­tà», così da raggiunger­e gli «obiettivi di budget» ha sintetizza­to Andrea Trenta di fronte a una platea dove sedevano anche dirigenti dell’ospedale di Siena e dell’Humanitas. Quella della Lean è una logica che mira a «rendere più razionale ed economica la nostra attività» ha detto Alessandro Signorini, il direttore generale di Poliambula­nza che considera una «sfida etica» il saper «usare al meglio le risorse economiche». (m.tr.)

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