Alfa Acciai acquisizioni e bonus
Nonostante il mercato resti ancora difficile, Alfa Acciai rilancia. L’acciaieria di San Polo ha infatti recentemente acquisito il pacchetto di maggioranza della Tecnofil, la trafileria di Gottolengo, con un’operazione che come obiettivo ha il consolidamento delle proprie posizioni di mercato. Ma non solo. In uno scenario che ha mantenuto le criticità causate da un eccesso di capacità produttiva, un mercato interno in ulteriore calo con un 2016 che ha registrato un -9 % rispetto all’anno precedente, con l’Algeria ancora bloccata e senza tralasciare i prezzi del rottame sbilanciati rispetto al prodotto finito, l’azienda ha rispettato gli accordi sindacali sottoscritti un anno fa. Nella busta paga di marzo i dipendenti dell’Alfa Acciai riceveranno infatti un bonus di 260 euro. L’importo rappresenta una sorta di «dividendo» che scaturisce, informa una nota dell’azienda di San Polo, «a seguito dell’accordo del 2016 che ha segnato uno svolta importante nella storia delle relazioni tra l’azienda ed i propri collaboratori». Un accordo ritenuto innovativo perché raggiunto con la partecipazione e il coinvolgimento di tutti, lavoratori e management. «Nell’interesse comune e in un clima di ritrovata collaborazione, sono state individuate le condizioni ottimali per garantire competitività e sviluppo» nonostante il difficile contesto nel quale si muove il gruppo siderurgico bresciano. Ed i primi risultati si sono cominciati a vedere già dalla seconda metà del 2016 dove «si è fatto ricorso agli ammortizzatori sociali in misura molto più ridotta rispetto a quanto fatto da che la crisi è iniziata; questo ha permesso risparmi nel sostegno al reddito così come previsto nell’accordo e quindi si può condividere il risultato fra tutti i lavoratori». La crescita poi di alcuni segmenti di mercato ha favorito «l’assorbimento di una parte importante del personale proveniente dall’Acciaieria ex Stefana di Montirone. Degli originari 69, grazie anche all’accordo siglato all’inizio di quest’anno che prevede un accompagnamento senza strappi alla pensione di coloro che raggiungeranno i requisiti entro il 2019 ne rimarranno ancora da impiegare circa una ventina di lavoratori». (r.g.)