Rigotti: «Ora servono nuove regole, meno burocrazia e partecipate»
«Gli imprenditori devono poter fare gli imprenditori, non trasformarsi all’occorrenza in burocrati, negoziatori o esperti di finanza». Con queste parole Eleonora Rigotti, presidente della Cna di Brescia, ha delineato il suo programma davanti al Consiglio territoriale che ieri pomeriggio l’ha eletta. O meglio, l’ha confermata ai vertici dell’associazione di via Orzinuovi. Già presidente di Bresciatourism, Rigotti ha ottenuto la fiducia per un secondo mandato alla guida della Cna (4 anni) da parte di artigiani e imprenditori che considerano prioritario cambiare alcune regole del sistema produttivo italiano. «Ancora non vediamo quella burocrazia semplice, efficiente e relazionale che servirebbe alle nostre imprese – ha detto ieri Rigotti –. Ancora non vediamo un taglio degli sprechi della pubblica amministrazione, a partire dallo sfoltimento delle migliaia di società partecipate. Ancora non vediamo una giustizia civile che abbia tempi ragionevoli e certi». Insomma, la strada per rendere più semplice il fare impresa è ancora lunga. Ma il ruolo dei corpi intermedi può essere importante. Tuttavia la globalizzazione ha sottratto inevitabilmente sovranità ai singoli Stati, per cui far pressione sul governo è oggi meno efficace che vent’anni fa: la fabbrica globale chiamata Cina e la volatilità dei mercati determinano ricadute economiche di difficile previsione. «La sfida, per un’associazione come la nostra – ha affermato Rigotti – è una nuova idea di sviluppo. Dobbiamo realizzare una forte discontinuità rispetto a quello che siamo stati fino ad oggi. Non bastano più i lenti cambiamenti incrementali. Ci vuole una vera e propria mutazione culturale». (m.tr.)