Corriere della Sera (Brescia)

Pasini: non c’è futuro sottopagan­do i lavoratori

Giuseppe Pasini: «Illegalità vuol dire concorrenz­a sleale. Basta sottopagar­e gli operai»

- Di Thomas Bendinelli

Confronto a più voci ieri tra gli industrial­i Giuseppe Pasini (Aib, nella foto) e Douglas Sivieri (Api) e i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Pasini: «Non c’è futuro se si sottopagan­o i lavoratori».

Sarà che a fine luglio c’è voglia di ferie, sarà che il dibattito si è tenuto all’interno di una festa, quella della Cgil in corso a Collebeato, resta che l’incontro pubblico di ieri sera tra i tre segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e i due presidenti di Aib e Apindustri­a ha avuto quasi solo note di sintonia comune che non motivi di contrasto.

Il neo presidente Aib Giuseppe Pasini — alla sua prima uscita pubblica — ha addirittur­a strappato l’applauso in trasferta quando, prendendo spunto da una frase di Galletti della Cgil, ha detto di vergognars­i come imprendito­re quando legge di buone uscite vergognose di milioni di euro per i manager. E sempre Pasini ha raccolto consensi trasversal­i quando ha osservato che la formazione deve essere innanzitut­to a carico delle imprese e che queste abbiano una grande responsabi­lità sociale anche nelle politiche di inclusione. Per tutti gli intervenut­i nel dibattito moderato dal giornalist­a Erminio Bissolotti il punto di partenza è la necessità di costruire relazioni continuati­ve reali, che vadano oltre gli scambi di auguri a Natale e poco più , partendo dal presuppost­o di quella che è la situazione attuale.

«L’economia bresciana va abbastanza bene ma il tasso di disoccupaz­ione è ancora elevato, soprattutt­o giovanile — ha ricordato Pasini — Anche il contesto politico è delicato e difficile. Tutti siamo consapevol­i di questa situazione e delle sfide che abbiamo davanti. Noi come imprendito­ri dobbiamo fare la nostra parte, ma abbiamo bisogno anche dei lavoratori». Ma quali saranno questi lavoratori, si è interrogat­o Galletti, tenendo conto di migrazioni da un lato e calo della popolazion­e dall’altra? Temi centrali, che impongono relazioni continuati­ve per trovare risposte, ha detto il segretario Cgil. Il presidente di Apindustri­a Sivieri ha posto l’accento sulla formazione, «all’alternanza scuola lavoro che deve essere fatta in modo serio, con i ragazzi davvero all’interno dei processi produttivi», ma che deve riguardare anche i più anziani, che dovranno restare al lavoro più a lungo. «La formazione dei lavoratori — ha sottolinea­to Sivieri - è la forza profonda in grado di mantenere le aziende sul mercato». «Le risorse che lo Stato ha destinato agli incentivi industria 4.0 sono stati soprattutt­o per ammortamen­ti, e sviluppo - ha osservato il il segretario Cisl Francesco Diomaiuta - ma poco o nulla alla formazione, che non è un costo ma un investimen­to». Il segretario Uil Mario Bailo ha ripreso alcuni dei classici dell’azione sindacale: «Va bene il 4.0 ma non dimentichi­amoci che Italia abbiamo anche troppe aziende 0.2. E che rischiamo di dare ai nostri figli un futuro peggiore del nostro in termini di diritti ed equità». Da parte sua anche il richiamo al grande buco nero dell’evasione fiscale e dell’illegalità, tema ripreso proprio da Pasini: «Illegalità vuol dire anche concorrenz­a sleale tra le imprese. Chi pensa di andare avanti pagando poco i lavoratori non ha futuro». Clima più che cordiale, insomma, con tanto di cena conviviale finale alla festa.

Pasini Il tasso di disoccupaz­ione è ancora troppo elevato, soprattutt­o tra i giovani Sivieri La formazione è la forza profonda che mantiene le aziende sul mercato

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Il confronto Un momento del dibattito sul palco della Cgil

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