Mountain bike L’Italia parte con un bronzo
Il ct Celestino: «È stato pazzesco, questa partenza ci lascia ben sperare»
Il primo titolo dei Campionati europei di mountain bike iniziati ieri a Darfo Boario Terme è andato alla Svizzera: nella specialità «Team Relay», la gara a staffetta che fa gareggiare insieme donne e uomini, si è imposta la squadra della confederazione elvetica. Filippo Colombo, Joel Roth, Linda Indergand, Alessandra Keller e Andri Frischknecht hanno tagliato il traguardo in 1 ora 6 minuti e 13 secondi conservando così il titolo europeo nella gara a squadre. Dietro di loro, con 46 secondi di distacco, la Danimarca; terza l’Italia, con un ritardo di un minuto e 15 secondi. Il bronzo azzurro conferma le parole pronunciate alla vigilia dal commissario tecnico Mirko Celestino che aveva detto: «Faremo bene».
La prima medaglia è stata conquistata da Gerhard Kerschbaumer, Chiara Teocchi, Juri Zanotti, Marika Tovo e Nadir Colledani. Il risultato mette le ali all’entusiasmo azzurro, in vista delle prossime sfide, e regala al neo tecnico un’emozione che ricorderà a lungo: «È stato pazzesco, questa è una partenza che ci lascia ben sperare per tutto il resto del campionato europeo – ha commentato a fine prova il ct Celestino che ha aggiunto: sono contento per i ragazzi, hanno dato veramente il massimo: questo è un gioco di gruppo, bisogna pensare a tenere l’attenzione al punto giusto perché ognuno è responsabile per tutto il resto della squadra. E sono stati proprio bravi. Li ho visti sempre concentrati, non hanno avuto paura nemmeno in alcuni passaggi tecnici che ieri, durante le prove, temevano un pochino. Oggi in gara le paure sono passate. E siamo riusciti a portare a casa un bel bronzo. Sono contento, perché le vittorie di gruppo danno morale a tutti quanti».
Oggi spazio alle gare «eliminator» e domani e domenica le prove più attese, quelle di cross country, lungo il percorI so di 4 chilometri. Sono circa 400 gli atleti arrivati a Darfo da 36 nazioni diverse; nove i titoli in palio. «A Darfo Boario Terme — spiega Ezio Maffi, presidente del comitato organizzatore – sono in azione i migliori bikers della scena europea e mondiale, visto che occupano le prime posizioni dell’attuale ranking di specialità».
riflettori sono tutti puntati sulle sfide che vedranno come protagonisti i «mostri sacri» della mountain bike come il confronto tra il cinquevolte campione del mondo, campione olimpico in carica, Nino Shurter, l’elvetico a caccia del suo primo titolo continentale nella massima serie, ed il cinque volte iridato e due volte campione olimpico Julien Absalon, il francese vincitore del titolo europeo nel 2016 che proprio a Darfo ritornerà alle corse dopo un infortunio con l’unico obiettivo di difendere la maglia che in carriera ha già indossato per ben quattro volte. A rendere la bagarre ancora più prestigiosa ed incerta, ci penseranno poi Jaroslav Kulhavy, il ceco iridato ed olimpionico nel 2012, i francesi Sarrou, Tempier e Marotte, poi Florian Vogel e Manuel Fumic che dovranno però vedersela con i padroni di casa della nazionale azzurra guidata da un agguerrito Marco Aurelio Fontana, in cerca di rivincita nella scena mondiale, affiancato dai fratelli Luca e Daniele Braidot, Andrea Tiberi e Gioele Bertolini.
In campo femminile grande attesa per lo scontro tra la campionessa europea uscente, la svizzera Jolanda Neff, che sfiderà le connazionali Linda Indergrand e Katrin Stirnemann, la giovane ucraina Jana Belomoina, la slovena Tanja Zalelj, la russa Irina Kalentieva e la polacca Maja Wloszczowska. In gara anche le titolate Sabine Spitz (tedesca), la francese Pauline Ferrand Prevot e la norvegese Gunn Rita Dahle.