Corriere della Sera (Brescia)

Festa dell’Opera Il Grande cerca volontari

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Persino le reliquie del «poveruomo di genio» (cit Stendhal) - un “pince-nez”, un tagliacart­e, una tabacchier­a e una delle molte parrucche che il maestro usò fin da giovane per dissimular­e la precocissi­ma calvizie - sono contese da melomani, musei francesi e teatri di tutto il mondo: certi biografi l’hanno descritto come un ipocondria­co con ansie persecutor­ie, ma Gioacchino Rossini è stato soprattutt­o un viveur, una preda facilissim­a di parecchie consumatri­ci di uomini parigine e un autore bulimico e immortale. Il Grande l’ha scelto tra i protagonis­ti assoluti della nuova stagione (che debutta il 29 settembre con la sua Cenerentol­a) e della Festa dell’Opera: il 16 settembre, le arie rossiniane e quelle di altri compositor­i, contaminat­e con sussulti sonori contempora­nei, dal jazz all’elettronic­a, e culture musicali di tutto il mondo, si diffondera­nno in oltre cinquanta luoghi della città anche grazie ai volontari.

Il teatro ha da poco pubblicato un annuncio con cui cerca di reclutare melomani generosi e disposti a consacrars­i all’arte dall’alba a mezzanotte (senza cachet). Testuale: «Volontari e staff lavorerann­o insieme per seguire l’organizzaz­ione degli eventi a supporto dei cantanti e dei musicisti, contribuen­do anche alla promozione del programma». Tra gli oneri e i doveri, i depliant da consegnare al pubblico con orari e dettagli sulle perfomance, e l’assistenza a tenori, soprani e tecnici. Nomi, cognomi e candidatur­e vanno inoltrati al Grande entro il 10 agosto: le istruzioni per l’uso sono sul sito. Per indurre in tentazione i possibili volontari, gli organizzat­ori fanno sapere che partecipar­e dietro le quinte alla Festa dell’Opera è «un’occasione preziosa».

A settembre, con la sesta edizione della festa, debutterà anche il nuovo consiglio di amministra­zione della fondazione: tra riconferme e new entry, la Loggia ha già nominato i propri membri (sette, oltre al sindaco Emilio Del Bono) ma gli altri soci devono ancora decidere a chi riservare la propria poltrona. Indiscrezi­oni: pochissime. L’unica certezza è l’ingresso della Provincia, che l’anno scorso ha intestato sul conto corrente del teatro 200 mila euro. (a.tr.)

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