Niente «concorrenza» al Civile Vicino all’ospedale solo dentisti
Dopo la bagarre in Loggia, non aprono gli ambulatori privati sopra Brescia Mobilità
Scongiurato il pericolo di avere la concorrenza fuori dall’uscio di casa. Nessun poliambulatorio aprirà i battenti nella palazzina che si trova sopra il parcheggio «Ospedale Nord», vicino all’ingresso del pronto soccorso e del policlinico Satellite degli Spedali Civili.
Solo uno studio odontoiatrico privato troverà spazio al primo piano dell’edificio di proprietà di Brescia Mobilità. Si è conclusa con la soddisfazione di tutte le parti la vicenda che ha visto contrapporsi l’ospedale cittadino, Brescia Mobilità e la cooperativa sociale «La Chimera».
Gli attriti hanno inizio ad agosto 2016 quando la Chimera — che proprio dalla struttura di piazza Padre Pio gestisce per conto dell’Asst Spedali Civili il Cup (Centro unico di prenotazione) oltre che i servizi di back office, di lavaggio stoviglie e di trasporto dei carrelli pasti ai reparti — inoltra al Comune di Brescia una richiesta di cambio di destinazione d’uso per il primo e secondo piano della palazzina in questione. L’idea è quella di dare in affitto alcuni locali ad uno studio odontoiatrico.
La proprietaria dell’immobile è Brescia Mobilità che dal 2015 ha affittato (con opzione di futuro acquisto) il primo e secondo piano alla cooperativa. La richiesta di cambio di destinazione d’uso fa però storcere il naso ai vertici dell’ospedale di Brescia. La dirigenza del Civile vede nella manovra della cooperativa «La Chimera» la possibilità di aprire la strada alla realizzazione di poliambulatori privati, proprio a pochi metri di distanza dall’ente pubblico.
L’Asst si mette così di mezzo, rivendicando il fatto che l’azienda è la proprietaria dell’area concessa in diritto di superficie a Brescia Mobilità nel 1999 «al fine di costruire e mantenere nel sopra e nel sottosuolo delle unità immobiliari destinate a parcheggi auto e locali adibiti a servizi ausiliari e cassa del parcheggio».
Dal canto suo Brescia Mobilità replica che gli spazi oggetto della polemica, grazie «ad un atto integrativo del 2003 hanno come destinazione non uffici pertinenti al parcheggio, ma per il pubblico servizio». E così, di risposta in risposta, la vicenda prosegue: a novembre il cambio di destinazione d’uso viene approvato dalla commissione Urbanistica comunale, ma crea posizioni opposte in consiglio comunale e viene quindi ritirata per maggiori approfondimenti.
A maggio 2017 una seconda delibera trova un consenso unanime. L’accordo prevede che parte del piano terra rimanga legato alla gestione dei parcheggi, mentre il secondo piano, metà del primo e parte del piano terra vengano destinati a «servizi amministrativi con utenza», mentre l’altra metà del primo piano per servizi sanitari ambulatoriali.
Insomma al primo piano convivranno uno studio odontoiatrico e degli uffici amministrativi del Civile. Quest’ultimo ha infatti chiesto di potere affittare, direttamente da Brescia Mobilità, la restante metà del primo piano. «Quest’accordo — spiega Aldo Boifava, consigliere Pd e presidente della commissione Urbanistica di Palazzo Loggia — è frutto della mediazione dell’amministrazione comunale che ha lavorato per cercare di soddisfare le legittime esigenze di ogni soggetto coinvolto».