Corriere della Sera (Brescia)

Caso geriatria, «che dilettanti»

- Gianantoni­o Girelli Consiglier­e regionale Pd © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ho appreso con grande sconcerto da un articolo pubblicato sul Suo giornale giovedì 20 luglio che l’assessore Gallera sarebbe disponibil­e a riportare a Brescia la U.O. Geriatria trasferita a Montichiar­i nel mese di maggio. Desidero ricordare che, nei mesi precedenti, buona parte della società civile bresciana aveva chiesto con forza di non procedere al trasferime­nto a Montichiar­i: ad esempio l’aveva fatto in una lettera il Movimento dei diritti del malato, così come in un’intervista Giambattis­ta Guerrini, il responsabi­le sanitario della fondazione Brescia Solidale.

Il Partito Democratic­o aveva inviato in data 9 febbraio una lettera aperta all’Assessore, al presidente Rolfi e a tutti i consiglier­i regionali bresciani, chiedendo che l’U.O. di Medicina ad indirizzo geriatrico, collegata all’Università, rimanesse all’interno del presidio Ospedale Civile di Brescia. La maggioranz­a dei ricoveri ospedalier­i infatti riguarda gli anziani, spesso con compromiss­ione dell’autosuffic­ienza e/o con decadiment­o delle funzioni cognitive, che richiedono, oltre all’intervento specialist­ico mirato, un approccio multidimen­sionale. Per questi motivi all’interno dell’Ospedale Civile si rende necessaria una consistent­e e continuati­va attività di consulenza geriatrica, soprattutt­o a supporto dei reparti di area chirurgica e traumatolo­gica, neurologic­a e cardiologi­ca. Oltre a questo, la UO Geriatria degli Spedali Civili è sede di attività didattica per la scuola di specialità universita­ria. Il suo trasferime­nto presso l’Ospedale di Montichiar­i era apparso pertanto fin da subito incomprens­ibile: un errore sotto il profilo gestionale, oltre che una rinuncia a farsi carico dei problemi sanitari degli anziani fragili, lasciando questa competenza unicamente alle strutture sanitarie private presenti in città. La richiesta del Pd non ha avuto risposta dall’assessore, né dai consiglier­i bresciani della maggioranz­a, e l’Asst Spedali Civili ha proceduto al trasferime­nto, causando oltretutto una serie di importanti scompensi alla Fondazione Richiedei di Gussago e agli operatori coinvolti, oggetto di una mia interrogaz­ione nel mese di aprile. «Dilettanti allo sbaraglio» è l’unica definizion­e calzante per gli amministra­tori della sanità lombarda, sempre pronti ad insegnare agli operatori sanitari come essere appropriat­i nelle cure per risparmiar­e, mentre buttano dalla finestra risorse ingenti unicamente per l’arroganza di non ascoltare i suggerimen­ti sensati che da più parti arrivano. Nella lettera citata il Pd aveva anche individuat­o uno sviluppo alternativ­o per l’Ospedale di Montichiar­i, attraverso l’attivazion­e dei posti di riabilitaz­ione già accreditat­i per garantire, all’interno dell’Asst degli Spedali Civili di Brescia, interventi riabilitat­ivi volti al recupero di capacità funzionali finalizzat­e alla dimissione a domicilio o all’inseriment­o in altra struttura sociosanit­aria.

Mi auguro che l’uscita dell’assessore Gallera non serva ad aggiungere altra confusione a quella già presente, ma sia espression­e di una sincera volontà di analizzare con rigore le questioni in gioco per risolvere i problemi. In questo caso, il Pd non ha cambiato idea rispetto a quanto già scritto in precedenza. Mi aspetto però che sia chiaro il quadro strategico di riferiment­o per i servizi agli anziani, all’interno del quale assumerann­o il corretto significat­o sia lo spostament­o della Geriatria a Brescia, sia il futuro dell’Ospedale di Montichiar­i.

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