Noa, la voce angelica incanta il lago d’Iseo
È arrivata l’ora di Noa. Uno dei concerti più attesi dell’estate andrà in scena domenica 30 luglio alle 21, nella splendida location del parco delle Rimembranze di Iseo (pochi i biglietti ancora disponibili, quelli non numerati a 20 euro, info www.eventimacrame.it).
Amatissima dal pubblico di tutto il mondo grazie alla sua innata capacità di toccare il cuore della gente con la sua musica e la profondità del messaggio, apprezzata dalla critica internazionale, Noa (nome d’arte di Achinoam Nini, classe ‘69), nel «Love Medicine Tour 2017» sarà accompagnata da Gil Dor alla chitarra, Adam Ben Ezra al basso e Gadi Seri alle percussioni. Lo spettacolo dell’artista israeliana sarà anche l’occasione per ripercorrere le canzoni più amate della carriera, sempre apprezzate dai fans grazie alla voce angelica e alla presenza scenica magnetica, capace di conrente. quistare anche l’ascoltatore più esigente. Non mancherà l’esecuzione di alcuni brani napoletani (Tammuriata nera) cari a Noa, e «Beautiful that way», colonna sonora del film «La vita è bella». D’altronde 13 album in studio dal 1991 — che spaziano dal folk con innumerevoli contaminazioni mediterranee, al cantautorato popolare di primissimo ordine — rappresentano un percorso artistico di vita credibile e coe- Non mancano le forti influenze dell’ambiente israeliano, i suoi dolori e le sue speranze causate dalla guerra. Ma c’è tanta voglia di riscatto nei suoi brani, tanto da ottenere riconoscimenti prestigiosi, come il premio «United Artists for Peace» avuto nel 2001 ad Assisi. E c’è tanta Italia nel cuore di Noa, la quale, oltre a scegliere spesso il Bel Paese durante le date del suo tour internazionale, ha ottenuto negli anni diversi riconoscimenti, come il Premio della critica Mia Martini durante la partecipazione al festival di Sanremo del 2006 insieme a Carlo Fava e Solis String Quartet, oltre al significativo Premio Tenco.
Insomma, la scommessa di portare Noa a Iseo in una location ben congeniata all’ascolto potrebbe rappresentare un’occasione imperdibile per coloro che non l’hanno mai ascoltata dal vivo.