Provincia, il faro dell’Arac sul doppio ruolo di Mottinelli
Su Gesi il presidente incassa l’apertura di Forza Italia e Lega
All’ordine del giorno ieri in Consiglio provinciale il voto sull’assestamento al bilancio di previsione 2017, lo stato di attuazione dei programmi, il controllo e la salvaguardia degli equilibri dei conti. L’assestamento è stato approvato, così come lo schema di convenzione per la costituzione della Centrale unica di committenza «Area vasta», ma ad occupare la scena a palazzo Broletto è stato il presunto conflitto di interessi del presidente della Provincia Pierluigi Mottinelli.
Tutto è cominciato con una notizia di stampa lanciata il giorno prima del Consiglio provinciale dal centrodestra, che si è rivolto ad All’Agenzia regionale anticorruzione (Arac), segnalando che Mottinelli ha assunto l’incarico di condirettore (con delega operativa) di «Gesi srl», società controllata da Aler e partecipata da A2A che opera sul territorio della Provincia di Brescia, e percepirebbe un importo annuo di 50 mila euro.
Interpellata su iniziativa di Cesare Giovanardi nell’ormai consueto ruolo di «segugio», l’Arac avrebbe individuato il conflitto di interessi del presidente della Provincia, allo stesso tempo «condirettore di Gesi srl con procura speciale su questioni tecniche e definizione procedurale», mentre l’attività di Gesi coinvolge comuni ed enti coordinati dall’amministrazione provinciale. Ad affrontare il tema in consiglio è stato lo stesso presidente Mottinelli: «Il 19 luglio — ha esordito — è arrivata la richiesta di conflitto di interessi sul ruolo che ho in un’azienda. Non mi stupisco della richiesta, mi stupisco sia stata fatta comunicazione alla stampa. Si parla di conflitto di interessi potenziale. Non ho nulla da dire, se non che la mia attività professionale non ha mai coinciso con la mia attività amministrativa. La nomina della persona fisica è stata accompagnata dal parere dell’avvocatura». Parole che però non hanno fermato il centrodestra: Gianluigi Raineri ha parlato di un «presunto conflitto di interessi, estremamente grave per chi ha una posizione apicale in Provincia, su cui il presidente dovrebbe riflettere e non aspettare che siano altri a decidere».
Mottinelli, invece, ha ricordato la gratuità del suo incarico pubblico. Schierati con Mottinelli i consiglieri del Pd, Diego Peli l’ha definito un «polverone inutile», perché «non c’entra l’incompatibilità, siamo alla colpevolezza su motivazioni che non esistono», mentre Fabio Capra ha criticato quella che ha definito «un’iniziativa sorprendente» contro il presidente.
Nessun «veto» sul ruolo di Mottinelli da Alessandro Mattinzoli, coordinatore di Forza Italia: «Raineri è un iscritto al nostro partito, ma ad oggi non ha incarichi in Forza Italia, al suo posto — dice — io non avrei firmato il comunicato stampa contro Mottinelli», mentre Renato Pasinetti (Lega nord) ha «apprezzato la scelta di Mottinelli di fare il consiglio a porte aperte: «Noi crediamo sia stato tutto in buona fede».
Pasinetti Ho apprezzato che il consiglio si sia tenuto a porte aperte Su Gesi srl crediamo sia stato fatto tutto in buona fede