Lirica al Grande e teatro al Ctb: en plein di fondi
Per la stagione lirica il Grande ottiene il contributo massimo, 618mila euro
Reggicalze color carne, tacco omicida e giubbino di pelle, la consumatrice di uomini respinge tenenti e toreri tra i tavolini pieni di fumo di un’osteria di Siviglia: per la Carmen eretica di Frédéric Roels, in scena a novembre, i loggionisti sono in fermento, gli intransigenti degli allestimenti ottocenteschi temono blasfemie, i soliti presenzialisti hanno prenotato una poltronissima da settimane. Il ministero dei Beni culturali, in ogni caso, ha già approvato: per le opere liriche e i concerti in cartellone nel 2017, incluse Carmen e la Cenerentola con cui debutta la nuova stagione il 29 settembre, il Teatro Grande ha ricevuto un contributo di 617.945 euro dal Governo, il contributo più alto che potesse ricevere. Un risultato da standing ovation per il soprintendente Umberto Angelini: tra i teatri di tradizione, il Grande è il secondo della sua categoria.
Premesse di almeno quattro pagine per ogni documento, punteggi e importo dei bonifici sono sul sito del ministero, con le classifiche, le legende e i contributi intestati a teatri, fondazioni, festival, compagnie, circhi. Con Sokolov e il suono burroso di Repin nel programma, pure il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo ha ottenuto un contributo dalla commissione musica: 314.978 euro per la stagione di quest’anno, la cifra più alta cui potesse aspirare. Tra le risorse assegnate da Roma ai complessi strumentali, 94.200 euro sono andati all’associazione musicale Gasparo da Salò. Oltre alla musica, anche un’altra musa del Grande, la danza, ha ricevuto un assegno dal ministero: alla rassegna 2017 del teatro (nel cartellone, gli semi-dei della coreografia come Wayne McCregor e i corpi perfetti del ballet du Grand Théatre de Genève) sono andati 51.155 euro.
Tra «Donne gelose» (copyright di Carlo Goldoni) e un Alessandro Gassmann che è volato sul nido del cuculo, il cartellone 2017 del Ctb, il Centro teatrale bresciano, ha indotto in tentazione anche i Beni culturali: tra i «Teatri di rilevante interesse culturale» ha ottenuto 733.980 euro. Il punteggio ricevuto lo piazza al quinto posto nella classifica dei teatri di rilevanza nazionale (il primo è lo Stabile di Bolzano). Nella sezione «Imprese di produzione di teatro di innovazione per l’infanzia e la gioventù», a pagina 10 del documento stilato dal Ministero, c’è il Telaio: ha ricevuto 60.605 euro con cui saldare parte dei preventivi del programma 2017. L’alcova creativa di Residenza Idra, nella stessa categoria, ne ha ottenuti 28.494. Infine, la commissione multidisciplinare ha assegnato all’associazione Clap - Spettacolodalvivo 343.563 euro.
Premessa: ogni proposta inoltrata a Roma è stata letta, valutata, approvata o cestinata da una commissione di esperti che ne hanno giudicato la qualità artistica (per tre quinti nominati dal Ministero, gli altri scelti a livello territoriale). Ma nel punteggio complessivo, per il 70%, hanno inciso altri due criteri. Il primo, la qualità indicizzata, è calcolato da un algoritmo e tiene in considerazione parametri come il numero di produzioni e co-produzioni e la capacità di riempimento della sala. L’altro, la dimensione quantitativa, varia a seconda di parametri come le giornate lavorative dei teatri, gli oneri sociali o il numero di recite.