Corriere della Sera (Brescia)

Lirica al Grande e teatro al Ctb: en plein di fondi

Per la stagione lirica il Grande ottiene il contributo massimo, 618mila euro

- di Alessandra Troncana

Reggicalze color carne, tacco omicida e giubbino di pelle, la consumatri­ce di uomini respinge tenenti e toreri tra i tavolini pieni di fumo di un’osteria di Siviglia: per la Carmen eretica di Frédéric Roels, in scena a novembre, i loggionist­i sono in fermento, gli intransige­nti degli allestimen­ti ottocentes­chi temono blasfemie, i soliti presenzial­isti hanno prenotato una poltroniss­ima da settimane. Il ministero dei Beni culturali, in ogni caso, ha già approvato: per le opere liriche e i concerti in cartellone nel 2017, incluse Carmen e la Cenerentol­a con cui debutta la nuova stagione il 29 settembre, il Teatro Grande ha ricevuto un contributo di 617.945 euro dal Governo, il contributo più alto che potesse ricevere. Un risultato da standing ovation per il soprintend­ente Umberto Angelini: tra i teatri di tradizione, il Grande è il secondo della sua categoria.

Premesse di almeno quattro pagine per ogni documento, punteggi e importo dei bonifici sono sul sito del ministero, con le classifich­e, le legende e i contributi intestati a teatri, fondazioni, festival, compagnie, circhi. Con Sokolov e il suono burroso di Repin nel programma, pure il Festival pianistico internazio­nale di Brescia e Bergamo ha ottenuto un contributo dalla commission­e musica: 314.978 euro per la stagione di quest’anno, la cifra più alta cui potesse aspirare. Tra le risorse assegnate da Roma ai complessi strumental­i, 94.200 euro sono andati all’associazio­ne musicale Gasparo da Salò. Oltre alla musica, anche un’altra musa del Grande, la danza, ha ricevuto un assegno dal ministero: alla rassegna 2017 del teatro (nel cartellone, gli semi-dei della coreografi­a come Wayne McCregor e i corpi perfetti del ballet du Grand Théatre de Genève) sono andati 51.155 euro.

Tra «Donne gelose» (copyright di Carlo Goldoni) e un Alessandro Gassmann che è volato sul nido del cuculo, il cartellone 2017 del Ctb, il Centro teatrale bresciano, ha indotto in tentazione anche i Beni culturali: tra i «Teatri di rilevante interesse culturale» ha ottenuto 733.980 euro. Il punteggio ricevuto lo piazza al quinto posto nella classifica dei teatri di rilevanza nazionale (il primo è lo Stabile di Bolzano). Nella sezione «Imprese di produzione di teatro di innovazion­e per l’infanzia e la gioventù», a pagina 10 del documento stilato dal Ministero, c’è il Telaio: ha ricevuto 60.605 euro con cui saldare parte dei preventivi del programma 2017. L’alcova creativa di Residenza Idra, nella stessa categoria, ne ha ottenuti 28.494. Infine, la commission­e multidisci­plinare ha assegnato all’associazio­ne Clap - Spettacolo­dalvivo 343.563 euro.

Premessa: ogni proposta inoltrata a Roma è stata letta, valutata, approvata o cestinata da una commission­e di esperti che ne hanno giudicato la qualità artistica (per tre quinti nominati dal Ministero, gli altri scelti a livello territoria­le). Ma nel punteggio complessiv­o, per il 70%, hanno inciso altri due criteri. Il primo, la qualità indicizzat­a, è calcolato da un algoritmo e tiene in consideraz­ione parametri come il numero di produzioni e co-produzioni e la capacità di riempiment­o della sala. L’altro, la dimensione quantitati­va, varia a seconda di parametri come le giornate lavorative dei teatri, gli oneri sociali o il numero di recite.

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La stagione La Cenerentol­a di Rossini (29 settembre) apre il cartellone I fondi Per la nuova stagione lirica del Grande il ministero dei Beni culturali ha versato un contributo di 617.945 euro dal Governo, il massimo che poteva concedere. Altri 51 mila li ha...

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