A Brescia i veleni del Sud? «Dichiarazioni false»
Aveva parlato di un traffico di rifiuti dal sud Italia alle discariche del Bresciano, che lui stesso aveva gestito. «Siete messi peggio di noi» aveva detto citando Montichiari, Castegnato, Ospitaletto e Rovato. Ma le dichiarazioni dell’ex boss Nunzio Perrella fatte il 17 novembre nella trasmissione Nemo (Rai 2) non hanno trovato riscontro nel lavoro della Procura di Brescia. La conferma è arrivata ieri dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi, udito nella commissione bicamerale Ecomafie. «Tutti gli allarmi lanciati sul territorio bresciano sono risultati falsi — fa sapere la deputata Pd Miriam Cominelli, membro della commissione —. Il procuratore ha anche chiesto la desecretazione degli atti a conclusione delle indagini». In provincia non mancano i reati ambientali, ma i nomi di imprenditori e località fatte dal pentito non hanno trovato riscontro. «Altro mito sfatato da Raimondi — prosegue Cominelli, — è il fatto che l’inversione di traffico illecito di rifiuti, che ora va dal sud al nord, sia colpa dello Sblocca Italia: inversione rilevata ben prima della promulgazione di questa legge». Il riferimento è alla recente inchiesta della procura sull’import di ecoballe dalla Campania negli inceneritori del nord: con l’applicazione dello Sblocca Italia lo smaltimento sarebbe risultato corretto . (p.gor.)