Gli artisti del premio Nocivelli si presentano a Palazzo Martinengo
Poster del discount scarabbocchiati con il pennarello indelebile, nudi di donna che affiorano nella penombra, incognite metastoriche scavate nel marmo. Citazioni rapsodiche, generi che si contaminano, una ricerca che esaspera la sperimentazione. «Poetiche a confronto»: ovvero, cinquantaquattro tra dipinti, sculture e fotografie degli undici artisti vincitori del premio Nocivelli, edizione che ha trovato ospitalità negli spazi della Provincia di Palazzo Martinengo in via Musei (dura fino al primo ottobre: i dettagli sul sito premionocivelli.it). Un’antologia di nuove espressioni, tensioni creative e linguaggi che in certi casi valicano, seppur con ossequio e rispetto, l’accademismo polveroso: «Da segnalare - fanno sapere gli organizzatori - rispetto alle altre edizioni, un progressivo distacco della poetica minimalista, dei monocromi e degli apprestamenti raffreddati nel bianco e nero, a favore di una libertà maggiore che supera il concetto di estrema pulizia». Contorni slabbrati, codici infranti, un ritorno all’essenza dell’immagine, pochissime provocazioni e forme in divenire: ogni artista espone, oltre all’opera che ha vinto il Nocivelli, all’ottava edizione, lavori che alludono alla sua poetica. L’allestimento segue le tre categorie del premio: pittura, scultura, fotografia. Ma in un percorso fluido: «La mostra è allestita non tanto - o non solo - secondo un ordine di piazzamento delle opere, ma secondo la chimica dell’attra-zione. Affinità elettive tra oggetti che dialogano per consonanza o per forte opposizione».