An, la sfida di sempre «Recco, ti battiamo»
«Partiamo per vincere in tutte e tre le competizioni (Champions, Campionato e Coppa Italia). È questo quello che sto cercando di trasmettere ai ragazzi». Sandro Bovo, coach dell’An Brescia, ha le idee chiare. Sulla stessa lunghezza d’onda anche le parole del presidente Andrea Malchiodi che al Museo Mille Miglia ha ribadito l’impegno per una «società virtuosa a livello sportivo e organizzativo. Siamo quinti nel ranking europeo e, quindi, non aveva senso stravolgere la squadra. Miriamo al top». Quell’eccellenza a cui si ispira il patron Marco Bonometti, che, insieme al fratello Franco, sostiene economicamente la pallanuoto cittadina. «Il nostro sforzo — ha affermato Bonometti — è di far conoscere Brescia (LaPresse/Campanelli) anche dal punto di vista sportivo. Il nostro obiettivo è di vincere uno scudetto. Non dobbiamo sentirci secondi a nessuno. Partiamo per vincere, anche se c’è qualcuno che ci boicotta. Vogliamo difendere lo sport vero. Se necessario, ci faremo sentire in Federazione per cambiare le regole. Siamo pronti anche a fare un’altra Lega». Il riferimento è allo strapotere di Recco. «Stiamo cercando di potenziare il vivaio: questa è una disciplina che prepara ad affrontare le difficoltà della vita». Da questo punto di vista, ha aggiunto il sindaco Del Bono, «il compito della pubblica amministrazione è di evitare che molti ragazzi si perdano tra la noia e la devianza». Presciutti e compagni possono essere «un punto di riferimento per i più piccoli. Vi ringrazio perché siete una realtà straordinaria che dà lustro alla città». L’An, come sottolinea Bovo al quale è affidata anche la supervisione del settore giovanile, deve «essere orgogliosa del suo percorso. Dopo aver visto i primi allenamenti, posso dire che, qualitativamente, è la squadra migliore degli ultimi 7 anni. Sono arrivati giocatori bravi (Janovic e Vukcevic) e un giovane interessante (Guidi); mi aspetto, inoltre, una crescita degli altri italiani (4 sono in nazionale A e quattro nella giovanile)».