Corriere della Sera (Brescia)

Finisce all’asta l’albergo dei profughi

E oggi scade il nuovo bando d’accoglienz­a per 3.344 richiedent­i asilo

- Di Vittorio Cerdelli

Nelle 21 camere dell’hotel Mille Miglia, tutti quei profughi proprio non ci stavano. Bisognava far posto per 76 persone, perché tanti sono i richiedent­i asilo che la Prefettura ha scelto di mandare nell’albergo di via Sant’Eufemia per 35 euro al giorno a ospite. La necessità aguzza l’ingegno e, con qualche parete divisoria e una manciata di tendine in stile ospedale, la famiglia Vezzola (proprietar­ia dell’immobile) ha trasformat­o la sala da pranzo in una bella camerata.

Stile anni ’60 e ampliato nel 1977, l’hotel offre agli ospiti poca privacy ma tutte le biciclette di cui hanno bisogno, ben visibili dall’esterno. La soluzione non è però eterna: l’hotel Mille Miglia è stato pignorato alla Siral sas dei Vezzola con l’esecuzione immobiliar­e 408/2016 e andrà all’asta il 25 ottobre con un prezzo base di 864.000 euro. Il creditore procedente è banca Monte dei Paschi di Siena, che vanta un’ipoteca volontaria per un totale di 2 milioni di euro e ha fatto pignorare l’immobile nel 2016. La faccenda non ha tolto il sonno alla Prefettura che, nonostante il pignoramen­to, ha prorogato la convenzion­e con la Siral sas per l’accoglienz­a dei 76 richiedent­i asilo. Finché le aste andranno deserte, in un modo o nell’altro, i profughi potranno continuare a stare al Mille Miglia. La vicenda un po’ borderline ricorda quanto avvenuto a Borgo Machetto, resort di Desenzano finito all’asta (curiosità: anche in quel caso la banca creditrice è Monte dei Paschi) e in cui il gestore, Angelo Scaroni, aveva piazzato 31 richiedent­i asilo dopo che il tribunale aveva messo i sigilli all’albergo, quattro stelle di lusso. In quel caso Prefettura e Comune non erano stati informati, al Mille Miglia invece tutto si è svolto regolarmen­te.

Un po’ di storia: Franco e Anita Vezzola hanno iniziato a ospitare i migranti con la crisi libica del 2011, l’albergo era chiuso da anni ma i gestori, con un investimen­to da 75mila euro, hanno fatto un restyling di stanze e bagni adattandol­i al nuovo business. Inizialmen­te i richiedent­i asilo erano 42 ma, con l’emergenza del 2015, il numero degli ospiti dell’hotel è raddoppiat­o e si è resa «necessaria» la trasformaz­ione della sala da pranzo in camerata, vicenda ben documentat­a sulla perizia curata dall’ingegner Andrea Francesco Zini. Complici delle difficoltà finanziari­e, la famiglia ha subito il pignoramen­to dell’hotel da parte di Mps e lo storico Mille Miglia sarà battuto all’asta tra un mese.

A proposito di profughi, alle 12 di oggi scade il nuovo bando varato dalla Prefettura di Brescia per accogliere un totale di 3.344 migranti in tutta la provincia alla solita cifra di 35 euro al giorno per ospite (spesa totale presunta nel 2018: 42,7 milioni di euro). Privati e Coop che vogliono accogliere i richiedent­i asilo hanno tempo fino alle 12 di oggi per presentare le domande e le buste saranno aperte domani alle 10. Secondo il bando, il singolo concorrent­e non potrà accogliere più di 300 richiedent­i asilo ma il limite potrà essere superato se le offerte ritenute valide non coprissero l’intero fabbisogno.

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(LaPresse/ Cavicchi) All’incanto Il 5 ottobre va all’asta l’hotel Mille Miglia, che ospita 76 profughi. I richiedent­i asilo continuera­nno ad essere ospitati fino alla vendita

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