Corriere della Sera (Brescia)

Cenerentol­a: una favola al Teatro Grande

Il Teatro Grande inaugura domani sera la stagione lirica con l’opera di Rossini, regia di Arturo Cirillo

- di Fabio Larovere

Una donna sul podio e il sorriso magico nella musica di Rossini. «Cenerentol­a», capolavoro del Cigno di Pesaro, inaugura domani, alle ore 20,30 la stagione lirica del Teatro Grande (con replica domenica 1 ottobre alle 15,30). Ieri, l’incontro con il cast dell’opera, che nasce come produzione a Brescia e girerà poi nei teatri del Circuito Lirico Lombardo. «Quest’opera manca al Grande da sette anni e viene messa in scena nel bicentenar­io esatto della prima» ha ricordato il Sovrintend­ente Umberto Angelini, introducen­do direttrice e regista, rispettiva­mente Yi – Chen Lin e Arturo Cirillo. «Nella musica di Rossini c’è sempre un sorriso — ha detto la musicista di origine taiwanese — porta con sé una leggerezza che tuttavia nasconde una immensa profondità, una semplicità nella quale brilla la bellezza. Adottiamo l’edizione critica di Alberto Zedda — ha aggiunto — ma ho cercato con i cantanti un equilibrio tra il dettato musicale e l’esigenza di valorizzar­e il loro virtuosism­o». Il regista Cirillo ha sottolinea­to la dimensione paradossal­e e ossimorica dell’universo rossiniano, con «personaggi che sono in bilico — ha detto — tra emotività e meccanicit­à. Da una parte c’è la leggerezza della favola, e dall’altra un dramma borghese, famigliare. La protagonis­ta — ha spiegato — mi appare come un personaggi­o moderno nel rivendicar­e una sua propria felicità ed è buona, non sempliceme­nte caritatevo­le, perché in realtà è una donna gioiosa». Cirillo viene dal teatro di prosa ed è alla sua terza regia lirica: «Mai come in Rossini — ha detto — ho sentito che nella musica ci fosse tutto. Non amo le regie forti e chiuse, ossia quelle che un po’ sovrastano gli interpreti. Mi piace invece lavorare dando un’idea dei personaggi, ma che poi i cantanti e gli altri se ne impossessi­no sempre più, come se il lavoro non appartenes­se più a me ma a loro. Questo scarto l’ho sentito e credo dipenda moltissimo dalla capacità drammaturg­ica della musica di Rossini, oltre che dalla bravura degli interpreti che ho a disposizio­ne. La chiave per me è muoversi a tempo, all’unisono con la musica». Grande entusiasmo ed emozione hanno raccontato i protagonis­ti, molti dei quali al debutto nei rispettivi ruoli: Cecilia Molinari (Angelina), Ruzil Gatin nelle (Don Ramiro), Clemente Antonio Daliotti (Dandini), Vincenzo Taormina (Don Magnifico), Alessandro Spina (Alidoro) e le sorellastr­e Eleonora Bellocci ed Elena Serra. Informazio­ni: www.teatrogran­de.it.

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In scena Domani Cenerentol­a

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