Corriere della Sera (Brescia)

Il recupero con la Ternana senza l’Airone

- di Luca Bertelli

Una partita interrotta, una partita anomala nella storia di Roberto Boscaglia e del Brescia. Ma da vincere. Stasera le rondinelle tornano a Terni, due settimane dopo il diluvio universale che il 17 settembre costrinse tutti al fuggi fuggi negli spogliatoi dopo 19 minuti. Si riparte da lì, sul punteggio di zero a zero, ma sembra cambiato tanto – se non tutto – in 14 giorni. La Ternana ha visto erodersi l’entusiasmo generato da una partenza a sorpresa: ha perso malissimo a Bari (0-3), ha vanificato sabato al 92’ un pareggio recuperato con orgoglio contro il Venezia. La classifica, per quanto provvisori­a, conferma la tesi di chi afferma che si tratti della principale candidata alla Serie C: peggio delle «Fere», 5 punti all’attivo, per ora ha fatto solo il Cesena, l’unica ad aver cambiato allenatore. Il Brescia arriva invece lanciato al secondo round della sfida (calcio d’inizio alle 20.30), spinto dalla mezz’ora di onnipotenz­a calcistica di Andrea Caracciolo contro il Perugia. Ma l’Airone, la quercia cui si è aggrappato Boscaglia nel delicato mese di settembre, non ci sarà. Una tegola sul tecnico che ieri, con una battuta, ha ricordato la propria indole «rockettara» («ho preso il secondo nome da mio nonno, che si chiamava Rocco ed era soprannomi­nato Mirrrimino: in dialetto siciliano è l’appellativ­o dato a chi non sta mai fermo…», ha detto con una battuta) senza celare un comprensib­ile nervosismo per l’infortunio al suo uomo di punta. La leggera distrazion­e muscolare con cui convive l’Airone lo costringer­à a saltare pure la trasferta di domenica a Chiavari. Un guaio doppio, anzi triplo, perché l’ingresso all’ora di gioco nel match di sabato era stato ponderato per gestirne l’impiego nelle successive due sfide, dove avrebbe dovuto giocare da titolare. Dal primo minuto toccherà così ancora a Lautaro Rinaldi, sin qui nelle grazie più di Cellino che dei tifosi: «Deve ancora entrare nei meccanismi e capire la categoria. Ha bisogno di tempo e può migliorare solo giocando». Sembra una dichiarazi­one di intenti per la scelta della formazione titolare, dove tuttavia non sono da escludere sorprese. Serve freschezza, specie in avvio, perché il primo tempo è già quasi arrivato al giro di boa due settimane fa: «Mi aspetto una gara aggressiva da subito – ha confermato Boscaglia – e servirà grande intensità perché la Ternana è una squadra molto aggressiva». E’ il compliment­o che si fa spesso alle squadre deboli e in difficoltà, gli umbri sono l’una e l’altra cosa. Ma è giusto mantenere la corda tesa, perché una vittoria consentire­bbe al Brescia di cambiare dimensione: da 9 punti passerebbe a 12, addirittur­a a una lunghezza dalla promozione diretta. Senza Caracciolo (tra gli assenti anche Ndoj, sostituito da Martinelli: rientra invece Gastaldell­o), servono però gol nuovi: non può sempre toccare al capitano o a Bisoli levare le castagne dal fuoco, in 6 giornate solo Ferrante si è unito al coro della strana coppia. Decise lui la trasferta a Parma, l’ultima disputata prima di tre incontri in casa consecutiv­i. Per attitudine, questa è una squadra adatta a giocare di rimessa. Attenzione a Rivas, doti da sprinter, risparmiat­o sabato. La sorpresa potrebbe essere lui.

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Il grande assente La leggera distrazion­e muscolare con cui convive l’Airone lo costringer­à a saltare pure la trasferta di domenica a Chiavari. Un guaio doppio, anzi triplo, perché l’ingresso all’ora di gioco nel match di sabato era stato ponderato per...

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