Musil, maxi sconto su date e prezzi Fuori le 3 cordate di imprese locali
In pole l’offerta del consorzio emiliano Integra, in sinergia con Aegis (Brescia)
L’offerta è a dir poco spiazzante: 25,1% di sconto sui lavori (in soldoni un risparmio di 1,7 milioni) ed il 30% sulla tempistica (ovvero 4 mesi in meno di quanto previsto dal bando di gara). Stiamo parlando della realizzazione del Musil, il nuovo museo dell’industria e del lavoro che — al netto di eventuali ricorsi al Tar— dovrebbe essere pronto per la fine del 2018. I cantieri stando alla classifica provvisoria, dovrebbero essere affidati al Consorzio Integra di Bologna (affiliato a Legacoop) in cordata con Arco Lavori di Ravenna. Cantieri che in parte parleranno anche bresciano, visto che nell’associazione temporanea di impresa figura anche la società Aegis Cantarelli+partners, che ha avuto un ruolo importante anche nella realizzazione della metrò cittadina, di Brebemi, del museo Mille Miglia. Ma sono fuori dai giochi le tre cordate di imprese bresciane che avevano avanzato una loro offerta: non sono state accolte quelle di Bertoli Costruzioni Spa (con Eco Therm di Sabbio Chiese) e quella di Vezzola Spa (con Abp Nocivelli di Lonato). Semat Spa con Sti/Rtm Service srl di Artogne è invece arrivata «quinta».
Il verdetto della classifica è arrivato ieri mattina, quando nella sede di Basileus la commissione giudicatrice (formata dall’ex presidente dell’ordine degli Ingegneri, Marco Belardi, dal presidente uscente dell’ordine degli architetti, Umberto Baratto e dall’ingegner Bruno Bedussi, direttore tecnico Aler Brescia) ha aperto le buste con le relative offerte economiche, sommandole poi alle offerte tecniche e temporali. Primo in graduatoria (con 94,821 punti) è risultato il Consorzio Integra: realizzerebbe il museo con soli 5 milioni (l’importo soggetto a ribasso era di 6,7 milioni). Un’offerta che in effetti è stata giudicata «anomala» e che andrà approfondita nelle prossime due settimane, prima di passare all’aggiudicazione definitiva. Seconda offerta in classifica (anch’essa anomala) è quella di Socim Spa (Napoli); terza la Asfalt Ccp Spa (Torino), seguita da Seli manutenzioni (Monza) e, appunto, dalla camuna Semat.
Ora però l’arco temporale dei lavori che riguardano il primo lotto del Musil (sala espositiva e impianti tecnologici) ha un inizio quasi certo: «senza ricorsi, che avrebbero vita difficile vista l’autorevolezza della commissione giudicatrice, i cantieri potranno iniziare già a gennaio» spiega Aldo Rebecchi, presidente della Fondazione Micheletti, vera anima del museo. Entro fine anno si pubblicherà anche il secondo lotto del bando (foyer e stoà). Soggetto finanziatore è la società Basileus, che donerà alla Loggia il Musil chiavi in mano in cambio dei 12 milioni di oneri d’urbanizzazione che ancora le doveva. Il Musil, caposaldo della rigenerazione urbana inseguita dalla giunta Del Bono, potrà confidare anche sul ruolo economico degli altri partner Regione e A2A, che in tutto metteranno altri 6,5 milioni.
I costi ed i tempi Offerto un ribasso economico del 25% (1,7 milioni); quello temporale è del 30%