Corriere della Sera (Brescia)

Ferlinghet­ti, «Marco spa» main sponsor da 10 mila euro

- Alessandra Troncana

L’ultimo dei beat, «il turista delle rivoluzion­i» (cit), il rebel rebel convertito alle poesie di Prévert da qualche verso scarabocch­iato sulla tovaglia di un ristorante bretone e alla pittura da Cocteau, è l’uomo da 10 mila euro: al bando pubblicato da Brescia Musei per reclutare sponsor per «A life: Lawrence Ferlinghet­ti» (la vernice è in programma il 7 ottobre in Santa Giulia) ha risposto Marco spa. Manager, collezioni­sta famelica e presenzial­ista del Teatro Grande, Marina Franceschi­ni, presidente della società, ha voluto finanziare la mostra perché ha il sapore della madeleine: la sua tesi di laurea, allo Iulm di Milano, era sulla generazion­e beat.

Oneri, doveri, cifre e contropart­ite erano sull’avviso della fondazione: si cercavano sponsor tecnici o economici per 50 mila euro (il contributo minimo previsto era di 5 mila). Per essere main partner, avere il proprio logo sui manifesti e sulle locandine, un virgoletta­to alla conferenza della mostra, una bio nel comunicato stampa, 20 cataloghi, 200 biglietti omaggio e la possibilit­à di due serate su misura al museo, bisognava versarne 20 mila. L’alternativ­a scelta da Marco è quella del «main sponsor»: con 10 mila euro, la società avrà diritto al logo, a 100 ingressi per i propri ospiti, a uno speech in conferenza, una citazione nel comunicato per i giornalist­i e una serata al museo. Oltre che dalla mecenate, la mostra di Ferlinghet­ti ha ricevuto finanziame­nti da Loggia (30 mila euro), Regione (15 mila) e fondazione Asm (3 mila). In totale, consideran­do anche la Marco Spa, si arriva a 58 mila euro.

Profili di donna e manifesti sgualciti, foto in bianco e nero, reliquie poetiche, lettere, documenti, disegni e vita, opere e provocazio­ni di Ferlinghet­ti prenderann­o in ostaggio Santa Giulia da sabato: al museo, dopo una proroga di un mese, hanno appena sfrattato Steve McCurry e Leggere, la sua mostra. In questi trenta giorni, con il biglietto a special price (4,50 euro), hanno osservato gli scatti del reporter statuniten­se 7.773 visitatori: solo nell’ultimo fine settimana, sabato e domenica, il conta persone ha segnato 1.997 ingressi. Nella cifra totale sono inclusi anche i 427 tra insegnanti e studenti che hanno approfitta­to della proroga per seguire la lezione del reporter, e i 110 flaneur che hanno visto l’esposizion­e la domenica pomeriggio, con le visite guidate.

Tra foto in bianco e nero, incontri con gli autori, vernissage e film di culto al Nuovo Eden, il totale dei visitatori del Brescia Photo Festival, allestito in Santa Giulia e al Mo.Ca. dal 7 marzo al 3 settembre scorsi, sale quindi a 48.230: il numero comprende anche i 43.867 biglietti staccati nei musei dalla vernice delle mostre. La città tornerà quindi ad essere una camera oscura a fine aprile 2018, con la seconda edizione della rassegna. Il titolo è Collection­s.

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L’ultimo dei beat L’artista Lawrence Ferlinghet­ti

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