Franciacorta in Bianco va oltre la crisi
Per la 22esima edizione previsti oltre 60 espositori (di vini e formaggi)
La passione per sua maestà il formaggio va oltre la crisi. Lo sanno bene gli espositori che ogni anno si trovano a Franciacorta in Bianco, la rassegna nazionale di prodotti lattiero caseari che va in scena questo fine settimana a Castegnato. Un appuntamento al quale caseifici, consorzi e rivenditori di tutt’Italia non vogliono mancare ma, per i piccoli casari, negli ultimi anni le cose sono cambiate. «Se prima della crisi il casaro che veniva per esempio dalla Sardegna era accompagnato da altri due collaboratori — spiega Patrizia Turelli, vicesindaco di Castegnato e organizzatrice dell’evento — ora non più. Dinamica che non coinvolge le grandi aziende sulle quali la crisi non ha gravato così tanto come sui piccoli produttori». A Franciacorta in Bianco però, anche chi non raggiunge più i traguardi produttivi di un tempo riesce comunque a essere presente. «Per scelta abbiamo sempre voluto tenere basso il costo dei nostri spazi espositivi». E tra il 6 e l’8 ottobre i posti nei tre padiglioni della rassegna sono sold out. Oltre 60 gli espositori in grado di rappresentare, non solo con i formaggi ma anche con i vini, tutte le regioni italiane. I visitatori — che nelle scorse edizioni hanno oscillato tra i 10 e i 15mila — potranno assaggiare, e acquistare, più di duecento tipologie di formaggi. Due le novità di questa ventiduesima edizione: la nuova area Eccellenza dei sapori d’Italia, rappresentazione itinerante della classica boutique del gusto dove ci saranno famosi formaggi come l’Asiago in varie stagionature, la Fontina, il Canestrato di Moliterno e il Puzzone di Moena accanto a paste fresche, salumi e conserve e il formato street food dell’Osteria Golosa dove saranno serviti gnocchi e paste ripiene ai formaggi e burger «in bianco».
La tre giorni di Franciacorta in Bianco prevede anche incontri di approfondimento come quello sul mondo del formaggio di montagna o sulla cucina d’autore con il formaggio tenuto dallo chef Sergio Barzetti, degustazioni guidate con i maestri dell’Onaf e laboratori per i bambini. (s.g.)