Il «Cane sciolto» Pedrini racconta le sue tre vite
Il«Cane sciolto» porta il suo libro alla Feltrinelli: «Sono un anarchico»
Il racconto appassionato di 19 album, 200 canzoni, 1500 concerti e tanta voglia di vivere nel romanzo biografico di Omar Pedrini, il rocker che visse tre volte.
E proprio Pedrini presenterà insieme allo scrittore Federico Scarioni il libro «Cane sciolto» (368 pagine, Chinasky edizioni) alla libreria Feltrinelli di Brescia, in corso Zanardelli 3, stasera alle 18. Una biografia scritta da Scarioni che narra le vicende umane e artistiche di Pedrini, il quale ci racconta nel dettaglio la sua travagliata storia: «Si tratta della mia vita, ma è come se si leggesse un romanzo, che analizza le vicende personali, compresi aneddoti della carriera musicale. La prima edizione è andata a ruba, siamo già alla seconda ristampa; inoltre mi riempiono di gioia i complimenti di tanti colleghi, Manuel Agnelli in primis. Insomma, un bel regalo per i miei 50 anni». Perché cane sciolto? «Lo sono sempre stato, ed è anche il titolo di una mia canzone. Sono un anarchico che ha sempre seguito la politica senza però mettermi in mezzo in prima persona, ragionando sempre con la mia testa. Cane sciolto fin dai tempi mitici di Urago Mella, dove già sognavo orizzonti luccicanti da adolescente e avevo voglia di spaccare il mondo. Cane sciolto perché alla fine, con tre interventi a cuore aperto, ti senti anche un po’ solo. E forse la troppa libertà alla fine si paga».
Ma la sua carriera, nonostante tutto, le ha sorriso spesso, è d’accordo?
«Certo, anzi a dicembre tornerò a registrare nuove canzoni, perché ora sono impegnato con il tour del libro in Italia, e subito dopo avrò il piacere di suonare canzoni dei Timoria e miei pezzi il 26 ottobre all’Alcatraz di Milano, il 28 a Roma il 3 novembre a Bologna e il 9 a Torino, in un tour dei palazzetti-club dopo il successo dei concerti estivi. L’unica cosa che mi dispiace è constatare ancora dopo anni di grandi apprezzamenti, l’abbandono delle istituzioni del Brescia Music Art».
Timoria sì, Timoria no. Timoria cosa?
«Si parla di un passato bello, ma sempre passato. Tuttavia in futuro mai dire mai, anche se la dolorosissima separazione con Renga oggi ormai è senza più rancore. E ci tengo a sottolineare l’affetto e rispetto per i miei ex compagni di viaggio Ghedi Illorca e Diego Galeri».