Boglioli, fino a 60 esuberi Carnevali in liquidazione e fallisce Laura Gigliotti
Tempi duri per il mondo della moda. Soffrono sia le aziende produttrici che le imprese che vendono al pubblico e anche storici nomi del panorama bresciano si trovano in difficoltà. Ultima notizia, in ordine di tempo, è il fallimento di Laura Gigliotti, impresa di Gussago fondata nel 1982 e produttrice del brand Calaluna. Entrata in crisi negli ultimi anni, l’azienda non è riuscita a invertire il trend e il Tribunale ha dichiarato fallimento nei giorni scorsi. Sedici i dipendenti rimasti, tutti a casa.
Tremano anche i 99 lavoratori del gruppo Carnevali: nonostante l’ok del ceto creditorio (fornitori, banche ed erario per circa 40 milioni), il Tribunale di Brescia ha rigettato la domanda di concordato e le società di Federico e Francesco Bani sono state messe in liquidazione. Nel 2011 il gruppo aveva 170 dipendenti e fatturava 43 milioni, nel 2014 i ricavi si sono dimezzati e nel 2015, dopo la chiusura di alcuni punti vendita e il taglio di 60 occupati, l’incasso è sceso a 17 milioni. Un risultato in linea con quello del 2016. «La crisi che si è abbattuta sul nostro paese non ci ha risparmiati: aziende come la nostra si sono trovate a fare i conti con strettoie finanziarie e la concorrenza dei colossi “cheap and cheap”», scrivono i Bani. Non si arrenderanno e proveranno altre strade per non chiudere: «Siamo pronti ad affrontare tutti i passaggi e le procedure di legge per verificare ogni possibilità di sopravvivenza della nostra attività, ben radicata nel territorio bresciano».
Dal Tribunale è invece arrivato l’ok al concordato della Boglioli di Gambara, recentemente acquisita dal fondo spagnolo Phi Industrial. Il fondo ha nominato Francesco Russo nuovo ad, sostituisce Andrea Perrone. Dal piano depositato, l’attività aziendale continuerà a Gambara e gli esuberi potranno essere al massimo 60 sui 187 dipendenti attuali. In un colloquio con il sindaco Ferdinando Lorenzetti, l’azienda ha spiegato che i tagli al personale dovrebbero essere in realtà meno drastici.(v.c.)