Sabatini (Crusca): «Ragazzi amate i libri Sfogliarli è un piacere»
«Un libro aiuta. Aiuta a crescere e aiuta a vivere. Il contatto con un libro è qualcosa di unico, come il gusto dello scrivere». Il professor Francesco Sabatini (nella foto), presidente onorario dell’Accademia della Crusca non ha dubbi: davanti ad un libro non c’è supporto tecnologico che tenga . E detto davanti ad una platea per metà composta da studenti di scuola superiore è una bella dichiarazione d’amore di uno che i libri - racconta - li mette anche in bagno. Francesco Sabatini è intervenuto ieri mattina ad Orzinuovi all’inaugurazione della nuova biblioteca dell’Istituto di istruzione superiore “Grazio Cossali”, biblioteca arricchita da nuove pubblicazioni (l’ultimo fondo accolto nelle sale della scuola è quella di un docente andato in pensione e desideroso di condividere i suoi volumi sulla didattica ) ed ora in rete con il sistema bibliotecario, uno sterminato network che, per dare qualche numero, ieri ha movimentato 8.329 volumi , ha oltre 232 mila iscritti e in corso ben 225 mila prestiti. Un luogo che, è stato sottolineato ieri, per essere mantenuto in vita ha bisogno di stimoli e di buone pratiche, di insegnanti che promuovono la lettura e la coltivano negli anni. Anche perché, dicono le statistiche, quella tra i 15 e i 17 anni è la fascia d’età in cui si legge di più e chi nella vita sarà un buon lettore avrà anche lo sguardo aperto ad altre sfide da quelle della cultura a quelle dello sport. La biblioteca dell’istituto mira anche, con la presenza di un operatore della cooperativa “Tempo Libero” ad essere luogo di aggregazione e sperimentazione culturale. «Un modo — ha spiegato Matteo Carrera — per unire i libri a quello che i giovani praticano di più oggi come i social network». « Bene le contaminazioni, ma rispettiamo la lingua, la sua ricchezza» ha osservato il professor Sabatini. E detto da un linguista 85enne che fra le sue tante opere ne annovera una che si chiama «Lezione di Italiano (Grammatica, storia, buon uso)», il concetto assume un significato particolare: l’uso di Instagram o Snapchat non autorizza ad alchimie troppo ardite con la lingua italiana. Bene essere social, ma i congiuntivi e la consecutio sopravvivono anche alle rivoluzioni tecnologiche.