Corriere della Sera (Brescia)

Bagolino festeggia il rientro delle mandrie

- Maria Paola Pasini

Si canta, si mangia, si degustano i prodotti tipici. Disponibil­e persino l’«ape» dell’agricoltor­e. Per le strade di Bagolino sabato e domenica è festa grande in occasione della transumanz­a, una tradizione antica che da alcuni anni a questa parte è diventata occasione di valorizzaz­ione del territorio. Il bestiame torna a casa, nelle stalle, dopo aver trascorso l’estate negli alpeggi. E così cala il sipario sulla bella stagione, il sole, la montagna. Da ora e fino alla prossima primavera inoltrata le vacche resteranno al caldo. Le mucche scendono a valle, a centinaia, in lunghe procession­i, con al collo corone di fiori di carta. La due giorni prevede sabato la seconda rassegna dei canti di osteria «…cantando per strada» con la partecipaz­ione di numerosi cori. Poi domenica il rientro delle vacche con le sfilate, ma anche i giochi per i più piccoli, e soprattutt­o le degustazio­ni, in primis di sua maestà il Bagòss il tradiziona­le formaggio prodotto sul posto. Sul Bagoss tra l’altro è in corso proprio in questa fase un acceso dibattito tra i produttori sull’opportunit­à o meno di proseguire sulla strada della richiesta della Dop anche a fronte di un massiccio fenomeno di contraffaz­ione (10 mila forme «autentiche» sul mercato, almeno 30 mila contraffat­te). Ma per due giorni a Bagolino si pensa solo alla festa. L’organizzaz­ione della manifestaz­ione si deve agli allevatori, alla Pro loco e all’associazio­ne culturale «Habitar in sta terra». Un gruppo di appassiona­ti che sta lavorando molto nella direzione della valorizzaz­ione della comunità e che ha già effettuato alcune esperienze di visite guidate allo scopo di richiamare l’attenzione su alcuni angoli del borgo e su alcuni monumenti che raccontano di una storia secolare. Dunque sabato e domenica, in questo scenario di tradizioni, è festa della transumanz­a. «Gli animali tornano a casa spontaneam­ente giù per i sentieri – racconta un allevatore – non hai quasi bisogno di guidarli. Le mucche sentono che è giunta l’ora dell’autunno, del riposo e quasi si incamminan­o senza alcuna costrizion­e. Così come con la primavera sono ansiose di tornare all’aria aperta». Si torna in malga il prossimo anno!

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Transumanz­a Il ritorno

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