Via Milano, inizia la nuova era
L’obiettivo è quello di approvare quanto prima anche tutti gli altri progetti
«La riqualificazione ora è realtà, non è più fantascienza» Ha esordito così il sindaco, Emilio Del Bono, illustrando l’approvazione dei primi tre progetti per il nuovo volto di via Milano. I cantieri apriranno entro febbraio per la realizzazione di housing sociale, un centro polifunzionale e le case-botteghe nella ex Tempini. La Loggia punta ad approvare in fretta anche tutti gli altri progetti.
La riqualificazione di via Milano «non è più fantascienza, ma realtà». Martedì scorso il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha approvato tre dei progetti esecutivi della grande riqualificazione del comparto ovest: la ristrutturazione di 40 appartamenti di housing sociale (via Mazzucchelli), appartenenti alla Congrega; il vecchio laminatoio, che sorge vicino al Vantiniano, sarà recuperato e trasformato in moderne casebottega; sarà rigenerata un’area del complesso «Case del sole» che vedrà un centro polifunzionale, con funzioni aggregative e ludiche per i giovani del quartiere. Il tutto iscritto in un più generale recupero e rilancio dell’area ovest della città: dal degrado e dall’archeologia industriale si passerà alle bonifiche (Caffaro) e alla modernizzazione della linea ferroviaria.
«Ora camminiamo rapidamente» ha detto il primo cittadino. Che ha quattro anni e mezzo di tempo per portare a termine i lavori co-finanziati dal bando nazionale «periferie»: il progetto della Loggia («Oltre la strada») si è piazzato prima, aggiudicandosi 18 milioni di euro di contributi statali a fronte di investimenti maggiori da parte dei privati e del Comune stesso. Il primo passo, adesso, è l’approvaziofebbraio, ne (entro fine anno) «di tutti i progetti di riqualificazione». Il primo di quelli già licenziati riguarda due palazzi di edilizia popolare di inizio Novecento: uno è già stato svuotato e subirà una riqualificazione completa sia energetica sia sismica. Al piano terra troverà spazio un portierato sociale e dei poliambulatori, nei piani superiori nasceranno bi e quadrilocali. «Speriamo vengano tanti giovani e famiglie» dicono dalla Congrega. Sicuri che un ruolo l’avranno anche l’eliminazione delle barriere architettoniche e la climatizzazione. I cantieri apriranno a ma «in un quartiere nuovo anche gli anziani saranno meno soli» è l’auspicio dell’assessore all’Urbanistica, Michela Tiboni. L’altro intervento sarà più complesso, visto che si inscrive nello scheletro di un’acciaieria (l’ex Tempini) che per decenni ha garantito pane e lavoro a decine di operai: su quei ruderi (oltre al Museo del Lavoro) sorgeranno le case-bottega: «Al piano terrà dei laboratori troveranno spazio restauratori, liutai, orefici. Non certo fabbriche di serramenti industriali» ha detto l’architetto Luciano Lussignoli.
L’obiettivo, infatti, non è creare problemi logistici, ma «riportare il lavoro dentro il tessuto urbano. E conservarne la memoria». Sopra i laboratori-botteghe, invece, ci saranno appartamenti da 55-75 metri quadrati. Il vecchio scheletro del laminatoio resterà dov’è, con le travi a creare delle colonne d’acciaio di una moderna «stoà». Infine, c’è il progetto «Case del sole»: l’asilo nido (previsto all’inizio) è stato sostituito da un centro polifunzionale, che vedrà una biblioteca con un giardino esterno, una sala con funzioni aggregative per i giovani e, forse, anche un consultorio: a primavera iniziano i lavori.
Del Bono La riqualificazione non è più fantascienza, ma è realtà. Da adesso andiamo avanti spediti Tiboni I cantieri apriranno il prossimo febbraio. In un quartiere nuovo anche gli anziani si sentiranno meno soli