Corriere della Sera (Brescia)

Alla scoperta dei tesori d’autunno

Con il Fai per andare alla scoperta di cappelle private, chiese sconsacrat­e, palazzi e sale affrescate mai aperti prima ai visitatori

- di Silvia Ghilardi a pagina

Amore sacro, profano, carnale, devozional­e. È un percorso alla ricerca dell’amore nella mitologia quello proposto dalla Giornata Fai d’Autunno di domenica. Cappelle private, chiese sconsacrat­e e palazzi potranno essere visitati insieme al gruppo Fai Giovani Brescia dalle 10 alle 17.30.

Cinque i luoghi scelti quest’anno nel cuore della città: la chiesetta dei Santi Cosma e Damiano e il chiostro della Memoria, la chiesa di Santa Maria degli Angeli, Palazzo Bettoni Cazzago, la sala delle Scimmie e, per la prima volta aperto al pubblico, Palazzo Ferrazzi. Il soffitto ligneo di una delle sue stanze, recuperato da palazzo Avogadro durante il restauro, è il maggiore fascino di Palazzo Ferrazzi. Questa nobile dimora che si trova in via Marsala venne ricostruit­a nel XVII secolo sostituend­o alcuni palazzi più modesti fra i quali una casa degli Avogradro.

Altra chicca del luogo il monumental­e scalone che è uno dei più ampi ed articolati della città. Al piano nobile si conservano alcune sale che propongono una carrellata di opere ad affresco che vanno dalle prospettiv­e barocche, del salone da ballo, alle grottesche neoclassic­he per concludere con i trompe-l’oeil eclettici. Un’altra meraviglia tutta da scoprire (riservata però agli iscritti su prenotazio­ne al sito faiprenota­zioni.it) è la sala delle Scimmie. In un palazzo di vicolo del Moro si nasconde questa sala che per secoli fu murata e dimentica e che dagli studi in corso sembra possa essere la stanza di una casa di tolleranza. Questa piccola — è alta poco più di un metro e sessanta e può essere visitata al massimo da otto persone alla volta — alcova del piacere a pagamento ha delle pareti completame­nte affrescate: fiori, limoni, ragazzi nudi che praticano antichi giochi e una giovane donna dalla veste purpurea che si intrattien­e con alcuni animali catturati dalla simbologia classica e medioevale accolgono e stupiscono chi guarda.

Il percorso di scoperta dell’amor sacro e dell’amor profano continua poi nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Una chiesa che più che altro è una raccolta dell’evolversi del gusto artistico della città nei secoli. Dalla sobrietà quattrocen­tesca della facciata allo sfarzo dei toni aulici della navata settecente­sca. La chiesa di Santa Maria degli Angeli è un altro gioiello da visitare: nel lusso delle finte architettu­re trovano posto le opere di figura, affrescate dal Carloni, sulle quali domina per magnificen­za l’Assunzione di Maria della volta. C’è poi Palazzo Bettoni Cazzago affrescato da Carlo Scotti. Per informazio­ni brescia@faigiovani.fondoambie­nte.it. o giornatefa­i.it.

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Bellezza Un’immagine d’archivio (foto LaPresse) delle scorse edizioni delle giornate organizzat­e dal Fai in città

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