Corriere della Sera (Brescia)

Marino stecca ma pensa già alla Cremonese

Serie B Nessuna scossa con il nuovo mister, rondinelle impalpabil­i e Di Mariano sfrutta un «pisolino» della difesa per trafiggere Minelli

- Vittorio Cerdelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La scossa che doveva esserci con il nuovo allenatore non c’è stata. E le rondinelle (nella foto Rinaldi), sconfitte in casa dal Novara, restano a 10 punti. Pasquale Marino non drammatizz­a e si concentra sulla Cremonese.

Altro che scossa: il primo Brescia dell’era Marino è impalpabil­e, frenato, rinunciata­rio. Nel primo tempo, addirittur­a inguardabi­le, e infatti al 45’ partono i «fischioni» a raffica del Rigamonti che si ripetono poi al gong finale. Con un gol di Di Mariano nato da una dormita difensiva, le Rondinelle perdono 0-1 in casa contro il Novara del bresciano Corini, squadra attenta e legnosa nella fase difensiva ma poco consistent­e in quella offensiva. Sulla carta nulla di troppo diverso da questo Brescia, insomma. Trova la differenza: i piemontesi arrivano al Rigamonti galvanizza­ti dal successo con il Frosinone e disputano – senza strafare – un buon match, le rondinelle sembrano impaurite e faticano a attraversa­re la trequarti avversaria. Non proprio l’atteggiame­nto che ci si aspetta da una squadra che ha appena cambiato mister. Non è una sconfitta di Marino né di Boscaglia, la sensazione è che la partita abbia solo confermato i limiti oggettivi di una rosa che davanti non offre granché. Nell’attesa di un 4-3-3 già nell’aria (l’ipotesi è un tridente con Furlan e Ferrante – o Cattaneo – a supporto dell’Airone), il nuovo mister sceglie la continuità e il solito 3-5-2. Attendendo il ritorno di Torregross­a e dovendo dosare Caracciolo, Marino manda in campo Rinaldi, ancora oggetto misterioso, e Ferrante, volenteros­o ma ingenuo nel farsi espellere a quindici minuti dalla fine per doppio giallo dopo una scellerata entrata su Montipò, portiere dei piemontesi. Il tandem d’attacco non combina nulla e solo l’entrata dell’Airone al 12’ del secondo tempo per lo spaesato Rinaldi dà un minimo di vitalità alla manovra. Non è un caso che l’unica azione degna di nota delle rondinelle sia firmata da Caracciolo (al 20’ della ripresa): lancio di Martinelli, spizzicata di testa dell’Airone e palla sul palo. Tre minuti dopo arriva il gol del Novara, fino a quel momento sì positivo ma sempre neutralizz­ato dalla difesa a tre del Brescia: Da Cruz dà una palla d’oro a Di Mariano che, lasciato tutto solo davanti alla porta, trafigge Minelli con un destro di potenza. Marino non ne fa un dramma e ammette la lentezza della squadra: «Prima di prendere gol non abbiamo rischiato nulla ma abbiamo fatto poco per vincerla. Non siamo stati belli da vedere ma il pareggio era il risultato più giusto e in questo campionato il punticino serve sempre». Si torna in campo venerdì prossimo alle 19 per il «derby» contro la Cremonese. Grazie alla vittoria esterna di Cittadella (1-2), l’avversario ha ora 13 punti in classifica: 3 in più del Brescia.

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