«Non c’è campo» con la musica di Andrea Amati
Firma «Semplice» per la colonna sonora del film «Non c’è campo»
Si allunga notevolmente la corposa lista di canzoni che l’autore Warner bresciano Andrea Amati ha scritto per i big della musica italiana, seppur il colpo grosso sparato dallo stesso paroliere Amati arrivi dalla «sua» (in veste di co-autore) colonna sonora intitolata «Semplice» del nuovo film di Federico Moccia «Non c’è campo» (che si ascolta anche nel trailer), in uscita il 2 novembre, che vede protagonisti tra gli altri Vanessa Incontrada e Gianmarco Tognazzi.
Inoltre ricordiamo altre recenti canzoni scritte, sempre in veste di co-autore, da Andrea per interpreti conosciuti dal grande pubblico: a giugno è uscito il singolo di Alessio Bernabei «Non è il sud America», artista sempre molto apprezzato dai giovanissimi. Il 15 settembre il brano (altro singolo) «Diamanti» di Michele Bravi tratto dal suo «Anime di carta«, ha registrato numerosi apprezzamenti. Il pezzo, definito da Bravi una «favola da grandi», parla del dolore che si prova quando giunge al capolinea una storia d’amore, in particolare di quei momenti in cui ci si accorge dell’importanza dei sentimenti e delle emozioni. Ricordiamo che Bravi ha vinto l’edizione del 2013 di X Factor e si è piazzato quest’anno in quarta posizione tra i big all’ultimo festival di Sanremo.
È invece del 6 ottobre, l’uscita del singolo «Semplicemente io e te» interpretato dal quartetto Le Deva (tra queste spicca la bresciana Roberta Pompa). Tornando invece al singolo «Semplice» del film di Moccia, interpretato dalla voce splendida di Elodie (seconda classificata ad Amici 2015 e discreta protagonista quest’anno sul palco dell’Ariston tra i big), l’autore Amati ci spiega il significato del testo: «Si tratta di un brano che si adatta assai bene al film, e spiega che nei rapporti di coppia spesso c’è una persona dal carattere più forte e talvolta menefreghista e l’altra più fragile e destinata a sacrificarsi».
Il film è ambientato nel paesino di pugliese di Scorrano, dove i telefonini sono accessori superflui, da portare in via eccezionale giusto in caso di trasferta a Otranto. Ma gli alunni della classe della professoressa Laura, abituati ad averlo sempre acceso, impiegano poco tempo a capire che in quel paese non c’è campo…