Corriere della Sera (Brescia)

Atletica, una dedica a Sandro e Gabre

- Alberto Montanari © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Parlare di Atletica con la «A» maiuscola nella nostra città, significa parlare di due personaggi che hanno attraversa­to il campo della regina dello sport in modo diametralm­ente opposto. Da una parte la Gabre Gabric , venuta dal mondo che fu , l’Impero Austro-Ungarico ; dall’altra, Sandro Calvesi, venuto dalle nebbie della Bassa Padana, ma con il dna di un cognome che ci porta a Roma, addirittur­a discendent­e dei servitori del Papa. La prima fu signora del disco, si trovò davanti ad Hitler alle Olimpiadi di Berlino nel 1936, a rappresent­are l’Italia, mentre Sandro, dopo il titolo alla Pastori, imposto dalla madre, si diplomò alla Accademia della Farnesina ed ottenne il pregio ed il rispetto di essere chiamato il «mago degli ostacoli» dagli allenatori americani. Sarà mentore per anni di questa nobile specialità , forgiando atleti di ogni parte del mondo , ma non disdegnand­o il salto con l’asta e la velocità. E così la nostra città, divenne per questi due personaggi l’ombelico dell’atletica, perché seppe raccoglier­e prima al campo sportivo in via Piave, dove alcuni calciatori vennero prelevati e prestati all’atletica e, poi allo Stadio nuovo, personaggi che nessuno si sarebbe sognato. Fanny Blankers Koen in prima fila,l’icona dell’atletismo femminile, Reiff ma, anche, mezza squadra Statuniten­se con Harrison Dillard oro nei 100 metri a Londra nel ‘48, Rafer Johnson oro nel decathlon a Roma nel 1960, saltatori e velocisti . I francesi come Hausenne, gli olandesi, i finlandesi e gli svedesi . Ogni occasione importante come le Olimpiadi del Messico, dove la sua gemma, Eddy Ottoz, arrivò alla medaglia di bronzo, i campionati Europei di Atene, le Olimpiadi di Tokio, dove ben tre azzurri arrivarono in finale nei 110 ostacoli ,Ottoz, Cornacchia e Mazza erano occasioni per portare atleti a Brescia e far conoscere la regina delle Olimpiadi, l’atletica. Una pagina poco ricordata, furono le battaglie per avere i finanziame­nti per lo stadio Nuovo e di conseguenz­a l’anello della pista dell’atletica ad 8 settori per incontri internazio­nali. Quanti viaggi a Roma dall’allora onorevole Onesti, presidente del Coni, con Calvesi come ambasciato­re e Carpani Glisenti, presidente del Coni di Brescia. Battaglia persa, per l’ostinazion­e di Onesti con la conseguenz­a che l’allora Sindaco Boni, si risentì ,non invitandol­o alla inaugurazi­one ed ancora Calvesi e Carpani si operarono per mediare, aprendo l’invito al vice presidente . Ma chi non si ricorda il record del mondo di Sara Simeoni al campo Morosini, sono passati ormai quasi 40 anni e la misura di 2.01 dovrebbe essere impressa nel marmo, al meeting frutto del lavoro di Sandro e di Gabre, instancabi­li ricercator­i di atleti, nelle più sconosciut­e scuole della provincia. Penso sia giunto il momento di onorare queste due figure , che hanno fatto l’Atletica a Brescia, ma che hanno anche alzato l’asticella della conoscenza di Brescia, portandola a livelli mondiali , intestando a loro due il nuovo campo in costruzion­e.

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Protagonis­ti In alto: Gabre Gabric Sotto: Sandro Calvesi
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