Etica e moda nella tela di Penelope
La moda è infedele per natura, ha scritto Roland Barthes. Come si può conciliare ciò che è frivolo e volubile con la sobrietà della morigeratezza? E che rapporto esiste tra il superfluo e il necessario? Ma la moda è anche pilastro essenziale dell’economia, che ha fatto conoscere in tutto il mondo la creatività e l’abilità manifatturiera italiana. È un argomento sfaccettato quello che è al centro del terzo appuntamento di EticaFestival: domani alle ore 11, nella sede della Santoni spa (via Carlo Fenzi 14), l’attrice e autrice Lella Costa, opinionista garbata ma mai compiacente, dialogherà con Roberta Valentini, proprietaria del negozio Penelope, vice-presidente della Camera Nazionale dei Buyer e una delle più importanti talent-scouter dell’ambiente. Tema dell’incontro: «Corpo e immagine, etica e moda». Una riflessione non solo sulla moda ma anche sulla possibilità che il business da esso generato sia in linea con la responsabilità sociale che deve integrare la formazione delle nuove generazioni di stilisti, comunicatori, manager del lusso. L’incontro, nella Santoni Spa del Gruppo Lonati, apre la seconda edizione di Ethics&Aesthetics, la rassegna promossa per sensibilizzare i giovani creativi sui temi della sostenibilità nel design e nella moda. «Il creato avvelenato» è il titolo dell’appuntamento di martedì, nella sala Polivalente di Padenghe sul Garda.