Latteria Molloy Giorgio Canali balla da solo
Il «tabagista all’ultimo stadio» (cit), bestia rara e anarchica con una chitarra che emana vampate di watt come deflagrazioni, balla da solo: domani sera, Giorgio Canali e la sua rabbia «Rossofuoco» infiammano la Latteria Molloy per il primo di una serie di mercoledì da leoni in cui il locale farà fare al rock il turno feriale.
Il cultore del suono nudo e crudo, arrabbiatissimo e con la bestemmia facile, prende in ostaggio il palco dopo una cena su prenotazione (da 10 euro) con Jean Luc Stote e la sua frangia brizzolata: nel menu, hamburger, casoncelli al burro e memorie del musicista, che verrà coinvolto dal suo commensale in una chiacchierata informale ricca di perle autobiografiche. Il live inizia alle 21 con la voce ipnotica di Cara, cantautrice dal suono fatale, e il suo rock con sfumature anni Settanta. Canali si esibirà in elettrico e in solitaria, senza i suoi Rossofuoco, la band costruita a sua immagine e somiglianza di cui è leader maximo (il loro ultimo album, «Perle per porci», risale a pochi mesi fa).
Se c’ è un treno che ha attraversato il rock italiano degli ultimi 30 anni, lui era seduto in prima classe: chitarrista di Csi e Pgr, collaboratore di Litfiba, Timoria, Cccp, Marlene Kuntz, Ulan Bator, Noir Desir e delle Luci della centrale elettrica, Canali ha fatto il gran salto in versione solista e a capo dei Rossofuoco. Nell’ultimo album, «Perle ai porci», con animo un po’ da spelelologo è andato a scovare tredici brani del cantautorato italiano degli scorsi decenni, passate pressoché inosservate, sia che a scriverle fosse un artista famoso (Finardi, De Gregori) o no ( L’Upo, Macromeo, Luc Orient) e li ha rimessi a nuovo, dandoci ovviamente sotto con il rock e la sua rabbia indomabile, dadaista e sporca. L’ingresso in Latteria è libero: informazioni varie ed eventuali sulla serata o sulla cena alla mail info@latteriamolloy.it. Il prossimo appuntamento, mercoledì 25, è con i bresciani SdanG!: finiranno in bellezza la centesima ed ultima data del loro tour prima di ritirarsi a scrivere il nuovo disco.