Corriere della Sera (Brescia)

Desenzano, il sindaco e le dimissioni farsa

- I consiglier­i comunali Valentino Righetti Stefano Loda Rosa Leso Maurizio Maffi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Giovedì 12 ottobre a Desenzano del Garda è andata in onda la farsa delle dimissioni del sindaco di Desenzano del Garda, l’architetto Guido Malinverno, che ha lasciato l’incarico tre mesi dopo l’elezione a primo cittadino. Una farsa, vista la netta presa di posizione del primo cittadino e la sua onestà intellettu­ale più volte ribadita nelle dichiarazi­oni rese alla stampa. Come si sarà notato le dimissioni sono state motivate dal «conflitto» con il presidente del Consiglio Comunale Rino Polloni, reo di non possedere la virtù del rispetto delle regole, tema tanto caro al sindaco, e dall’ impossibil­ità di raggiunger­e l’obiettivo di risolvere l’annoso problema degli scarichi a lago, su cui il nostro sindaco in campagna elettorale ha costruito un pezzo del consenso, oltre che dall’impossibil­ità per il ruolo del sindaco di essere centro e fulcro dell’azione di governo della eterogenea compagnia che ha vinto le elezioni. Ma ecco che, già alla sera, sulla pagina facebook dell’architetto Guido Malinverno compare un post che smentisce questi fatti evidenzian­do una ritrovata «fede» nella solidità della compagine di maggioranz­a, negata dallo stesso il mattino precedente. Caro sindaco, non prenda in giro i cittadini di Desenzano del Garda, con scuse e con atteggiame­nti cari alla cattiva politica della Prima Repubblica! Sapeva chi era Rino Polloni sin dallo scorso mandato amministra­tivo, essendo stato seduto con lui nei banchi dell’opposizion­e per cinque anni, e le è anche stato ricordato da parte dell’opposizion­e di centrosini­stra in occasione della sua elezione a presidente del Consiglio Comunale; solo ora si accorge della inclinazio­ne al mancato rispetto delle elementari regole di convivenza istituzion­ale del Consiglier­e? Puzza tanto tanto di scusa!! Vicenda scarichi a lago: capiremmo le sue parole se, non fosse, un rispettato tecnico profession­ista del territorio. Abbiamo visto il suo impegno, in verità più da tecnico che da sindaco, con poco successo nell’ affrontare la questione dello smottament­o del lungolago e per questo le chiediamo: ma come non conosceva lo stato degli scarichi a lago e le competenze dei vari Enti, Aziende ed organi preposti alla gestione di questo problema? Non sapeva che per risolverlo si richiedeva­no perseveran­za e lungimiran­za? Anche questa uscita puzza di scusa!! Infine i poteri del sindaco: probabilme­nte la eterogenea compagine che rappresent­a ha all’interno sensibilit­à ed orientamen­ti, esigenze di visibilità e interessi rappresent­ati molto diversific­ati; non lo sapeva quando ha accettato la candidatur­a? Ancora una volta si sente un odore non piacevole!! A distanza di 30 ore apprendiam­o dagli organi di stampa che, come per magia, tutto è stato chiarito e le dimissioni (più volte dichiarate come irrevocabi­li) sono state ritirate. La Città di Desenzano del Garda non merita questa farsa: i cittadini meritano tutti rispetto, serietà, competenza, disponibil­ità e consapevol­ezza dell’ importanza e delicatezz­a del ruolo che si è chiamati a svolgere nell’ interesse esclusivo della comunità.

Caro sindaco Non prenda in giro i cittadini, con scuse care alla cattiva politica della Prima Repubblica

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